Harley Davidson, nel 2020 la nuova Low Rider S

Nel 2020 sarà commercializzata la "Low Rider S", nel filone "Roads to Harley – Davidson", una autentica dichiarazione programmatica. La filosofia custom non verrà certo abbandonata, le novità non possono spingersi fino ad un mutamento genetico.
Harley Davidson Low Rider S
Gioie e Motori

Quando si evoca ad un vero appassionato delle due ruote il binomio Harley – Davidson, gli occhi gli si illuminano. Perché Harley è un mondo, un’icona senza tempo, una sorta di religione laica. E questo fin dalla fondazione del marchio, a Milwaukee nei primissimi anni del secolo scorso, ad opera di William Silvester Harley e di Arthur Davidson, cui si aggiunse molto presto il fratello Walter.

Da allora, la Casa ha segnato innumerevoli successi ed è incappata in ogni genere di rovesci, attraversando due guerre mondiali, la Grande Depressione seguita alla crisi del 1929, la concorrenza, negli anni settanta, delle moto giapponesi. Sia i successi che i rovesci sono stati affrontati con quello spirito americano improntato ad un inguaribile ottimismo, del “domani è un altro giorno”. Ed eccola ancora qui, la Harley dal severo borbottio, celebrata da film indimenticabili, a puntare sulla tradizione – sarebbe uno scandalo abbandonarla – ma con le dovute concessioni alla modernità.

Nel 2020 sarà commercializzata la “Low Rider S”, nel filone “Roads to Harley – Davidson”, una autentica dichiarazione programmatica. La filosofia custom non verrà certo abbandonata, le novità non possono spingersi fino ad un mutamento genetico. Quindi, nel concreto: sella a 690 millimetri di altezza, schienale abbozzato ma indovinato. Insomma, comodità e quella rassicurante consuetudine nella quale i cultori del genere si ritroveranno senza problemi. Le novità, comunque, sono tante, azzeccate e non sconvolgenti. L’aspetto è più cattivo, con quel total black – anche il proiettore posteriore a LED – che va a sostituire le cromature e il cupolino in tinta. La piega del manubrio è rivisitata con l’adozione di riser che lo rialzano di circa dieci centimetri, il telaio è alleggerito e ispirato a soluzioni sportive, le sospensioni sono regolabili.

Risultato? Una maggiore maneggevolezza, nonostante il peso che si attesta a 308 chilogrammi in ordine di marcia. Cambiano i dischi freno e parzialmente i cerchi, non nelle dimensioni (19 – 16 pollici) ma nell’utilizzo di pneumatici Michelin Scorcher 31, di dichiarata impronta sportiveggiante. Harley punta anche senza riserve sulla sicurezza, con il pacchetto “Reflex Difensive Rider System (RDRS)” che vanta la frenata combinata elettronica, cioè la ripartizione secondo inclinazione, con il controllo del freno motore, il “Vehicle Hold Control” per coadiuvare nelle partenze in salita, il controllo di trazione. Il sistema “H – D Connect” fornisce indicazioni sullo stato del mezzo con avviso in caso di tentato furto. Il propulsore è il “Milwaukee – Eight 114”, con cilindrata intorno ai 1900 cc., con numeri che parlano da soli: coppia pari a 155 Nm e 93 cavalli a 5020 giri/minuto. Prezzo di questo gioiello da euro 20.300.

 

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