Porsche 911, 8° serie: tra tradizione e modernità
Poche auto sono iconiche come la Porsche 911. Sempre simile a se stessa, quasi eterna in quelle fattezze avvolgenti e aggressive insieme, che tanti allori hanno ottenuto. Sempre simile a se stessa e peraltro simile alla sua progenitrice, la 356, di cui ha raccolto il testimone nell’ormai lontano 1963.
Da allora, più di un milione di esemplari. Insomma, una timeless machine. Qual è il segreto di un successo soprattutto costante nel tempo? Porsche, in qualche modo, ha scoperto la pietra filosofale: tradizione e modernità. Detta così sembra un’unione banale; in realtà, risulta una delle sfide più difficili per un marchio automobilistico. La 911 presenta un design senza tempo, che è tale perché è stato in questi decenni continuamente attualizzato e affinato. Qualsiasi modello avrebbe perso appeal e sarebbe stato travolto dal mercato e dai gusti mutevoli. Non così per la 911.
E allora andiamo a scoprire questa nuova ed ennesima replica, giunta all’ottava generazione. Innanzitutto, carrozzeria completamente in alluminio e di dimensioni maggiori, due centimetri in più di lunghezza, quattro abbondanti di larghezza. Difficile definirne il look: è calda, avvolgente ma senza tracimare nello stucchevole e, allo stesso tempo, è grintosa, con quelle sobrie ma caratterizzanti nervature.
Il cofano ricorda la 911 di prima generazione e potremmo affermare che la nuova nata rappresenta la summa delle versioni precedenti, aggiornata, come dicevamo all’inizio: basta porgere lo sguardo ai passaruota pronunciati e al posteriore energico. Il motore 3.0 a sei cilindri, completamente rivisitato con turbocompressori inediti e iniettori piezoelettrici, eroga 450 cavalli, 30 in più del modello precedente, per una velocità massima di 308 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in tre secondi e sette decimi, che diventano tre secondi e cinque decimi con il pacchetto “Sport Chrono”.
La coppia si attesta sui 530 Nm, con un incremento di 30 Nm. Risultato, una prontezza immediata fin dai regimi più bassi. La prova sul mitico circuito del Nurburgring, da sempre giudice severo delle ambizioni delle auto sportive, ha fatto rilevare cinque secondi in meno del tempo sul giro rispetto alla versione precedente. All’interno, i sedili sportivi offrono un confort elevato, la consolle presenta un mix di analogico e digitale col display da 10”9 e l’app “Porsche Connect”. Sul versante sicurezza, ecco la telecamera termica per la guida notturna, i dispositivi di assistenza alla guida, un particolare sensore che segnala le condizioni di rischio in caso di pioggia. Interessante la soluzione dei cerchi differenziati (20” davanti e 21” dietro). Prezzi da euro 124.000 per la Carrera S e da 132.000 per la Carrera 4 a trazione integrale.