Convegno elettrosmog, ancora una volta la politica è assente
Forse dovrebbe fare meditare la fratellanza alpina dei politici che non hanno mai avuto il coraggio di difendere la salute dei valdostani, almeno come opera di bene per fare prevenzione e informazione. Vi sono molti scritti scientifici di medici e ricercatori che testimoniano come le onde e le frequenze elettromagnetiche possano creare grandi danni alla salute. Fa testo l’appello di Friburgo firmato in calce da oltre trentamila medici ricercatori che si schierano in difesa della salute della popolazione, riscontrando danni ai loro pazienti per la concausa delle onde elettromagnetiche. Se sommiamo a questo la ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna sui danni delle onde elettromagnetiche arrecati ai topi, i dati sono preoccupanti.
Evidenti danni al Dna, accelerazione dei tumori a cuore e al cervello. La ricerca è stata divulgata sui giornali scientifici. Facciamo notare che due medici docenti universitari hanno scritto su Medicina Quantistica che i campi magnetici nati dalle linee elettriche e dai ripetitori sono estremamente dannosi, generando una specie di vento magnetico che fa aumentare i radicali liberi nell’organismo. In un recente convegno a Milano, con medici ricercatori, è emersa la preoccupazione per le nuove antenne 5G che in futuro irradieranno l’intero pianeta terra, senza fare ricerche a medio e lungo termine sulla salute della popolazione.
Nel palazzo regionale valdostano, il 17 maggio, alcuni coraggiosi valdostani hanno organizzato il convegno dal titolo “Elettrosmog: dal cellulare, al Wi Fi, al 5G, una reale emergenza sanitaria?” con il Presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, dottor Paolo Orio. Ad assistere al convegno erano state invitate le autorità della politica regionale e gli amministratori comunali. Gli unici a presentarsi sono stati il sindaco e il vice sindaco di Bionaz. E ancora una volta i politici erano assenti, così come lo sono stati in questi anni quando noi chiedevano di essere ascoltati. Ma i nodi della politica tornano sempre al pettine. Come cittadini abbiamo sempre cercato il dialogo, il confronto, con armonia e pazienza, scrivendo lettere ai dirigenti Terna, alle autorità del Consiglio Regionale. Molte missive non hanno mai avuto risposte.
Ma la motivazione quale potrebbe essere?. Forse non vogliono incontrare chi, ai loro discorsi, risponde con una documentazione chiara e precisa. La nostra casa è stata racchiusa da due flussi magnetici provocati da due elettrodotti di alta tensione, causando danni alla salute, dovuti al campo magnetico artificiale con la radiazione solare che vi penetra. Nel periodo piovoso e nebbioso, la respirazione diventa affannosa, con bruciore agli occhi e “spunte” al cuore. Su consiglio medico di un docente universitario abbandonammo la casa, essendo il migliore rimedio. In seguito tre medici ci dichiararono ipersensibili alle onde elettromagnetiche. In conclusione speriamo che difendere il diritto alla salute non diventi una forma di reato. I nostri avi dicevano: “Dare risposte è un segno di civiltà di uomini con valori”.
Renzo Praduroux e Rosemary Cout