Noi insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria inseriti a pieno titolo nelle GAE, in seguito al superamento di un concorso, del conseguimento di un corso abilitante o della Laurea in Scienze della formazione primaria, vogliamo ribadire di essere detentori di diritti che sono stati conquistati con fatica ed impegno.
Le recenti proteste contro la sentenza del Consiglio di Stato riguardo la legittimità dell'inserimento nelle GAE (Graduatorie ad esaurimento) dei diplomati magistrali, ci lasciano sconcertati.
La recente sentenza afferma che i colleghi diplomati magistrali inseriti nelle GAE con riserva perché in attesa di giudizio, vengano depennati dalle stesse in mancanza di abilitazioni specifiche. I ricorrenti hanno avuto, come noi, l'opportunità di conseguire abilitazioni sia attraverso i concorsi banditi in questi ultimi anni sia attraverso il percorso universitario, opportunità che non sono state, da loro, colte. Ora la sentenza prevede che questi ultimi siano inseriti nelle graduatorie d'istituto, non precludendo dunque loro la possibilità di insegnare.
Durante i vari gradi di giudizio e fino alla sentenza definitiva, noi insegnanti inseriti in GAE a pieno titolo, non abbiamo fatto polemiche, pur perdendo supplenze a causa dell'inserimento dei colleghi diplomati.
Alla luce della sentenza definitiva a nostro favore, chiediamo che i nostri diritti siano finalmente sanciti, senza dover assistere alla proposta di percorsi privilegiati per accedere al ruolo a insegnanti precari che, come noi, hanno avuto e hanno tutt'ora la possibilità di partecipazione a concorsi.
Ringraziando per l’attenzione prestata porgiamo cordiali saluti
Elena Diemoz e Chantal Voyat, "rappresentanti di un gruppo di insegnanti inseriti in GAE (Graduatoria ad esaurimento) a pieno titolo"