La dissoluzione del movimento non mi sorprende. Sono incompatibili i due consiglieri di quel movimento che vorrebbero entrare in
maggioranza tradendo le aspettative di molti loro elettori con il consigliere che vuole restare in linea con ciò che è stato detto in campagna elettorale. Due consiglieri che mirano a dei vantaggi o incarichi istituzionali assicurando un appoggio diretto o indiretto all’attuale maggioranza, dandole la possibilità di governare in modo più stabile, e un consigliere che vuole portare avanti le proprie idee racchiuse nel programma stando all’opposizione. Tutto ciò è veramente paradossale.
Dignità, coerenza, rigore erano valori che dovevano contraddistinguerli dagli altri partiti tanto criticati in campagna
elettorale. Ora aspettiamoci di sentire dai due consiglieri, al fine di non perdere il consenso degli elettori, convincenti motivazioni giustificative della propria azione che comunque agli occhi di molti resta sempre un’azione unicamente opportunistica.
e.g.
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Mi piacerebbe che chi fornisce testimonianze così “documentate” sulle mire e sulle responsabilità personali sulla divisione di IC dei due consiglieri additati come traditori del popolo avesse il buon gusto di firmarsi
Cordialità
Fulvia Grasso