Condivido pienamente le rimostranze nei confronti del ristorante di Cervinia per non aver avuto l’acqua del rubinetto e essere stati cacciati dal locale. È una pessima pubblicità, non solo per il locale stesso, ma anche per la località e la categoria. Chi opera nel turismo dovrebbe essere professionale, accogliente, disponibile e rispettare chi dà lavoro. In mancanza di queste qualità dovrebbe avere almeno l’intelligenza per capire che ogni persona potrebbe diventare cliente e fare buona pubblicità. Sarebbe auspicabile che le autorità garantissero il diritto di consumare acqua corrente in qualsiasi locale pubblico. Inoltre in Valle d’Aosta l’acqua è buona.
Maria Virginia Dal Molin