Gentile redazione,
Negli ultimi anni l’aumento delle mountain bike sui sentieri montani ha portato con sé non solo nuovi appassionati, ma anche rischi crescenti per chi la montagna la vive a piedi. A Courmayeur, come in molte località alpine, numerosi percorsi sono oggi frequentati da ciclisti che, soprattutto in discesa, mantengono velocità sostenute, simili a quelle dei bike park.
Nonostante la presenza di cartelli che invitano alla prudenza, il risultato è spesso un passaggio pericoloso, con pietre che schizzano, freni che fischiano e l’ansia costante per escursionisti e famiglie con bambini.
La mancanza di controllo e di buon senso da parte di alcuni rende questi sentieri insicuri per chi cammina. È legittimo chiedersi: possiamo davvero parlare di “convivenza” quando la velocità e la distrazione mettono a rischio chi nulla ha a che fare con sport estremi?
È giunto il momento di prendere provvedimenti seri: regolamentare con decisione l’uso delle mountain bike, vietando il transito nei percorsi escursionistici non idonei e riservando spazi esclusivi a ciascuna attività. La montagna deve essere accessibile, ma soprattutto sicura.
Cinzia Salamon
27 risposte
Mah sapete, più ci si lamenta peggio si sta, la gente che pratica è di più e basta, quindi è normale trovare più maleducati, esistono anche gli educati,
C’è chi corre, c’è chi frena a ogni tornante
C’è chi si lamenta, c’è chi se ne sbatte e sa come sono fatte le persone, quest’ultimi vivono meglio e più a lungo.
Basterebbe un po’ più di rispetto reciproco
Io ho avuto due brutte esperienze, mentre scendevo da sentirei ripidi,un biker senza avvisare del suo arrivo,mi ha sfiorata,se mi agganciava, facevamo entrambi una brutta fine,e un altra volta,uno che saliva con la bici elettrica in un sentiero ripido e molto stretto,non ha rallentato e ha sorpassato me e i miei tre piccoli nipoti,rischiando di farci cadere tutti,bisogna prendere provvedimenti
Ma e possibile che ce sempre da ridire su chi va in bici si certamente ci sono gli idioti che si buttano giu a capofitto incoscenti del pericolo che potrebbero causare a loro e anche ad altri ma non si puo fare sempre di tutta l erba un solo fasci allora vogliamo parlare degli (escursionist) che si avvrntano in montagna con le ciabatte non conoscono i sentieri e poi tanto chiamano gli elisoccorso perche sono stanchi oppure non sanno dove andare e metto a rischi la vita dei soccoritori a me sembra tutra una scusa come anche quella che si sta sviluppando per fa pagare delle tariife dicono (PER SALVAGUARDARE LA MONTAGNA)e sarei anche pienamete d accordo ma quei soldi dove vanbo a finire?
Però ragazzi le e-mtb che trovi anche il tizio con la pancia che si vanta di essere a 2000 m , per non parlare della mole di persone che grazie alle e-mtb riescono ad arrivare dove gia solo 10 anni fa non trovavi per davvero nessuno mah… capisco anche chi si trova a camminare in sentieri semplici contornato da ciclisti che scendono sodo , gli può girare le scatole . Io sono alpinista e mtbiker il buon senso e il rispetto verso la montagna ,l’ambiente circostante e le persone é la priorità, purtroppo molti se ne sbattono , non fanno caso a chi e cosa hanno intorno speriamo che le persone si renderanno conto prima o poi
Io devo tenere al guinzaglio il mio cane e e fenomeni scendono a canna !! Poi ora che ci sono quelle assistite fanno ancora più i fighi,che fatica salire in quel modo! Se salissero con la loro esperienza e forza fisica non avrebbero neanche la forza a scendere dalla fatica che hanno fatto per salire!! Fenomeni
Secondo me sono 2 modi di vivere e frequentare la montagna completamente diversi e totalmente incompatibili. La soluzione? Dei tracciati e dei bike park a loro riservati e divieto di accesso su tutti gli altri sentieri. Oltre la sicurezza degli escursionisti non bisogna assolutamente tralasciare il problema dei danni che le bici, soprattutto quelle elettriche, causano al terreno, dando spesse volte il via a importanti fenomeni di corrosione e dilavamento del terreno…..
Gino S.
Vivo ad Ortisei da 50 anni e purtroppo l’accesso ai sentieri é cambiato, così la tipologia del turista, sempre più maleducato, sfrontato anche riguardo a beni non suoi ma di libero accesso, come i sentieri di montagna. Molti escono dai sentieri e calpestano i prati dove i contadini negli alpeggi devo falciare l’erba, molti lasciano rifiuti (fazzoletti, brick di succhi di frutta o sacchetti pieni di immondizia, magari all’interno dei boschi, dietro a qualche albero. I ciclisti in quanto all’educazione non sono da meno. Si esige sicuramente una normativa, dove porre dei divieti anche se comunque si troverà sempre il fenomeno che li infrangerà, con l’alibi che difficilmente i sentieri possono essere pattugliati costantemente da guardie forestali. Ci sono tanto di cartelli all’inizio di molti sentieri con tanto di divieto, eppure non basta.
Buongiorno.
Sono appena rientrata da un soggiorno nella zona di Molveno. Abbiamo rischiato più volte di essere investiti ed aggrediti da cani liberi ( il mio sempre rigorosamente al guinzaglio ed addestrato al passo). A quanto pare il buon senso non và più di moda. Il nonno quasi sordo non sentiva i campanelli delle biciclette che chiedevano il passo e dovevamo sbrigarci a spostare nonno e cane perché non venissero travolti. Una ragazza a momenti viola nel dirupo perché ci siamo incrociati in un punto cieco. È pericoloso per tutti questa situazione. Cosa c’è da correre? Andate in pista!
Ci sono anche molti escursionismo a piedi decisamente poco educati e civili che occupano la maggior parte dello spazio dei sentieri camminando in gruppi tipo gregge di pecore , costringendoci a scendere dalla bici o a tentare passaggi difficili . Qualcuno protesta in malo modo se gli chiedi strada .
È chi va veloce che deve dare precedenza a chi cammina,aspetti e lascia passare sennò vai in pista a fare le gare
Il problema non sono quelle rare persone che percorrono il sentiero con la bici tradizionale, ma la massa che lo percorrono con la e-bike, magari facendo l’andata in salita su strada per fare il ritorno in discesa sul sentiero. Tra l’altro la facilità di salita non fa stimare correttamente la difficoltà di affrontare la discesa, prova né è che in discesa si incontrano ciclisti per imprecano spingendo la bici. Le aggiungo che in Trentino vi è il divieto (purtroppo difficilmente rispettato) di circolazione di bici sui sentieri con pendenza maggiore del 20% o più stretti del doppio dell’ ingombro della bicicletta. Sono anche stati creati appositi percorsi ad usi esclusivo delle bici, inoltre ci sono kilometri e kilometri di strade sterrate, che possono essere percorse da bici.
Purtroppo condivido questo pensiero. In zona Les Combes di Introd è oramai consuetudine l’arrivo quasi quotidiano di furgoni carichi di bici e ciclisti (soprattutto stranieri) che vengono scaricati apposta per compiere, bardati di tutto punto, la discesa sul sentiero che scende ad Introd, esattamente come avviene nei bike park. Sentiero utilizzato da famiglie o gente a cavallo, che da un momento all’altro, possono trovarsi di fronte a gruppi di bici a folle velocità.
È questa a mio avviso la tipologia di biker da regolamentare senza aspettare sempre che succeda qualcosa di spiacevole per far cambiare le cose.
Percorro i sentieri in bici 2-3 volte a settimana da diversi anni e le volte in cui ho incontrato altri ciclisti si contano sulle dita di due mani. A me sembra che qualcuno abbia intenzione di vietare le biciclette sui sentieri, soprattutto a Courmayeur, quindi sarei cauto nell’ingigantire un potenziale problema di minore entità basato su alcune email anonime. Detto questo, sono un mountain biker tradizionale e mi piacerebbe vedere vietate le bici elettriche, ma capisco anche che il 90% dei ciclisti oggi sono ebiker e sono loro a contribuire al crescente turismo ciclistico nel VDA. Per quanto riguarda l’erosione dei sentieri… pazienza, mucche, cavalli, motociclette e soprattutto il maltempo causano danni MOLTO peggiori. Negli Stati Uniti, il problema delle biciclette sui sentieri è stato risolto dal Sierra Club e dall’IMBA. Perché non seguire il loro esempio invece di reinventare la ruota?
A proposito, faccio anche molte escursioni con la mia famiglia e i cani che corrono senza guinzaglio si avvicinano ai miei figli e li spaventano. Se stiamo brandendo il bastone del bando, perché non vietare anche i cani, già che ci siamo?
Aspettarsi da un ciclista un’autocritica di categoria è impresa vana. Siamo in Italia dove tutti fanno quello che vogliono, dai ciclisti che corrono, ai monopattinatisti che in strada vanno dove vogliono,ai bagnanti che raccolgono dal fondale stelle marine,granchi,tutto,e così via. D’altra parte la polizia non può essere ovunque e anche se ferma qualcuno c’è sempre un giudice che lascia perdere. In fondo anche gli assassini,stupratori,spacciatori hanno dei diritti,no? Quindi,alla fine, …. A chi tocca,tocca.
Buonasera, no, non è così, non è escludendo che si risolve il problema ma educando alla convivenza civile. Pedalo su sterrate e sentieri tutto l’anno, estate e inverno, la maggior parte delle volte non incontro nessuno a piedi, ora non dovrei più poter andare perché qualcuno una domenica di agosto ha avuto un problema con un ciclista? Trovo gente a piedi? Mi fermo, saluto e auguro una buona giornata, non sto facendo una gara e non mi costa nulla.
Chi porta a spasso il cane senza saperlo gestire non è pericoloso? Quando il suo cane crea il panico tra le mucche al pascolo facendole fuggire è un problema, vietiamo a tutti di passeggiare con i cani sui sentieri? Quelli che fanno nordic walking con le cuffie nelle orecchie , avanti tutta a testa bassa e ti investono anche se ti fermi a bordo strada ( successo davvero) li vietiamo? I cavalli che alzano polvere, possono spaventare così alti e grandi e lasciano ricordi lungo i sentieri li vietiamo? Il signore col trattore che va a far legna e fa rumore lo vietiamo? No signora potete mettere tutte le regole che volete, burocratizzare tutto ma senza l’unica regola fondamentale “educazione e buon senso” ci sarà sempre un diverso pericoloso da escludere.
Buone passeggiate e buone pedalate a tutti.
L’unica risposta sensata della valanga di commenti. Grande 👍
Io appartengo a entrambe le categorie. Non ho mai avuto problemi in MTB perché vado sempre piano e se incontro pedoni mi fermo sempre prima di raggiungerli e li faccio passare prima di ripartire. Andando piano, non faccio rumore e non lascio tracce sui sentieri. Purtroppo, sia da pedone che da MTBiker devo constatare che questo codice di condotta, il minimo indispensabile per il rispetto reciproco e una pacifica convivenza, viene sempre più ignorato. Sappiamo benissimo quali sono le fonti che ahimè fanno scuola, e sappiamo anche che il dilagare delle e-MTB non aiuta, moltiplicando di decine di volte i “bikers” (i veri MTBiker sono pochissimi), e porta in montagna anche gente che ha tutto meno che la conoscenza della natura e dei sentieri. E aggiungo pure che il comportamento da “enduristi” distrugge i sentieri.
Certo che passare direttamente dalla situazione attuale al divieto, senza nemmeno provare a educare (es. con cartelli) è la meno intelligente delle soluzioni. Infatti si adotterà quella.
Aggiungo anche che andrebbero un po’ educati anche molti pedoni, che si spaventano a morte lanciandosi fuori dal sentiero nel vedere una bici ferma, e poi attraversano la strada telefonando e senza guardare.
Ciclisti e camminatori, possono benissimo condividere i sentieri, anche in alta montagna, la cosa fondamentale è il buon senso e il rispetto reciproco.
I mountain bikers sopra i 2000 m. E, per arrivarci, bici in spalla come nel ciclocross.
basterebbe solo avere senso civico e un pizzico di cervello.
on montagna ci corro e ci vado in bici (elettrica e non), a volte pure col cane.
mai avuto problemi e mai rischiato di far male a qualcuno, se vuoi corre vai sui tracciati dedicati altrimenti devi fare attenzione.
ma in questo mondo di celebrolesi incapaci e menefreghisti succedono troppi incidenti.
finirà che sarà vietato andare in bici quasi ovunque nei periodi centrali dell’estate come avviene in tante regioni….
la stupidità dilaga
Non capisco… Spendiamo già abbastanza denaro pubblico per fare ciclabili in città che hanno un numero di utenti irrisorio.. Ora le vogliamo fare anche i montagna? E sui sentieri si incontrano anche moto da trial… Facciamo una terza corsia anche per loro? 🙄 Oppure facciamo ai giorni alterni ciclisti e pedoni? O vietiamo le poderali ai pedoni? 😱
Pienamente d’accordo con te, tante volte ci litigo, e poi perché passare anche dove non dovrebbero e soprattutto distruggere i sentieri .
Assolutamente d’accordo. Chi va a piede non deve correre rischi per l’mprudenza di chi va in bici. Percorsi diversificati e indicati chiaramente è una soluzione possibile. Nella zona di Cervinia vi sono tratti di sentiero che hanno queste distinzioni. Ma non sono molti.
Condivido anch’io.
Lo scorso anno,scendendo dal rifugio Grauson, un biker mi ha stampato il copertone anteriore sul polpaccio per una frenata sbagliata….
Pienamente d’accordo
Condivido pienamente! O bisogna come sempre aspettare il primo incidente serio per provvedere?