Buongiorno,
siamo nel 2022, oggi andrò a votare e mi chiameranno con il nome del mio ex marito nonostante sia separata da otto anni. Sono già andata in comune più volte a protestare ma nulla da fare fino al divorzio (forse).
Lo trovo ingiusto anche per le donne sposate…”Vota ma ricordati che appartieni a qualcuno”: terribile.
Vorrei sollevare la questione e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Sarà un dettaglio ma la libertà della donna passa anche da questo.
Grazie
Lettera firmata
4 risposte
Ha ragione, signor A.B.! La signora che ha scritto la lettera ignora che, fin dagli albori della civiltà, gli esseri umani hanno affrontato e superato gli innumerevoli problemi che la natura poneva rigorosamente in ordine di magnitudo! Giusto stigma era riservato a chi proponva soluzioni al decimo, finché il primo non era risolto! Ti cadono le chiavi in un tombino? Perché perdere tempo a raccoglierle invece di dedicarlo a eliminare la fame nel mondo! Hai il rubinetto che perde? Aspetta! Prima sistemiamo i disastri del mal tempo nelle Marche!
A malincuore devo però dirle che anche lei cade nello stesso errore della signora ! Non sa che la luna si sta allontanando 3 metri all’anno dal nostro pianeta? Tra qualche tempo, altro che guerra in Ucraina! E tutti gli asteroidi che vagano senza ordine nel nostro sistema solare! Questa mattina mi sono ferito con il rasoio e non posso medicarmi finché la galassia di Andromeda rimarrà in rotta di collisione con la nostra!!
A nessun uomo capita mai di essere descritto in base al suo essere o non essere sposato: l’uomo è sempre “signore” , mentre la donna per essere “signora” deve avere il cognome di un uomo a garanzia… Altrimenti è solo il diminutivo di signora: “signorina”…
Il cognome di mio marito sulla mia scheda elettorale mi ha ricordato, purtroppo, che, per quanto io mi illuda di vivere in un epoca di civiltà e conquiste, e di essere una donna libera e indipendente, per lo Stato Italiano è ancora rilevante la presenza o meno di un uomo al mio fianco.
Non sarà la guerra in Ucraina, ma oltre la metà della popolazione subisce ogni giorno un’inaccettabile ammissione implicita di inferiorità…
Perciò sono pienamente d’accordo con chi ha scritto la lettera: la libertà passa anche da dettagli come questo.
E’ vero, ci sono tanti problemi: dalla guerra alle porte, alla crisi energetica, alla pandemia da Covid_19 che in Valle ha colpito pesante, la crisi economica: rincaro materiali, aumento esponenziale del gas – che a tutti i virtuosi sembrava la vera panacea a tutti i problemi, in specie, in montagna per il riscaldamento invernale: non più gasolio, non più legna, non più sabot e calzettoni di lana, non più inverno ma grandi finestre e microclima artificiale con saune, piscine riscaldate, massaggi e relax. La Signora separata ha il problema del cognome acquisito da sposata. Per Lei come un’ingiuria, in specie dopo la separazione che, pare, non faccia terminare gli effetti civili del matrimonio e, con questi il cognome acquisito. Sarà, per Lei, un problema sostanziale e Le auguro che possa risolvelo al più presto tramite la cessazione degli effetti civile del matrimonio. Chi avrà da governare avrà, anche, il suo problema da prendere in considerazione: Il suo problema personale.
stessa situazione per me. separata dal 2005 e divorziata dal 2015. altro mistero: sono residente a 150 mt dalla scuola del Montan ma devo andare a votare a Chesallet. con che criterio si stabilisce dove votare?