Gli alpini valdostani devono, loro malgrado, constatare che la storia in città è calpestata da beceri vandali che non sanno neppure di essere al mondo ma che se lo sanno non hanno capito nulla della vita.
Mi riferisco agli atti vandalici che sono stati fatti all’ingresso della caserma Testa Fochi.
Una decina di mesi orsono avevo visto che un’aquila, posta sopra la garitta, aveva un’ala spezzata ed in buona fede avevo pensato che facendo un “qualche lavoro” l’avessero, senza volerlo, danneggiata. Non è stato sicuramente un caso, perché da allora nessuno però si è preoccupato di ricostruire e rimettere a posto l’aquila!
Oggi constato che anche la garitta è stato oggetto di atti vandalici. Hanno demolito parzialmente il fianco sinistro. Ci vuole un bel colpo per ottenere questo risultato. Dobbiamo ob torto collo accettare anche questo sfregio anche perché a mio avviso, forse anche a causa delle ferie il controllo mi sembra latiti parecchio tanto che le persone anziane, come me, non si fidano di uscire alla sera: hanno paura.
Quello che fa più male è vedere che i segni della Storia, con la S maiuscola, come la caserma Testa Fochi sono costantemente denigrati e spesso demoliti.
Abbiamo purtroppo creato una società dove le uniche cose che contano sono il dio denaro, il telefonino ed i social la cosa più perniciosa degli anni 2000.
Carlo Bionaz
Presidente della Sezione Ana Valdostana
Una risposta
Ricordo, per chi se ne fosse dimenticato, che fino a qualche anno fa, nessuno si è preoccupato della Caserma Testafochi, snaturata e deturpata dalle stesse istituzioni che hanno deciso di costruirvi accanto l’ormai famosa “nave-università”… (diventata ormai un’attrazione turistica). Dov’erano quelli che parlano di Storia con la “S” maiuscola quando si è deciso di affiancarvi quello scempio che sembra una nave da crociera perennemente attraccata al molo?? Al posto di sfruttare la struttura esistente della caserma, onorando il suo passato e sì, la sua Storia, ed eventualmente adibirla a polo universitario?? Rido.