Il 23 novembre 1990, esattamente 33 anni fa, moriva Roald Dahl, una delle menti più geniali e creative del Novecento. In questa puntata collettiva della rubrica “Incontri ravvicinati con AIACE”, vi consigliamo nove titoli cinematografici tratti dai suoi racconti e romanzi per ricordarlo.
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO di Tim Burton, disponibile su Netflix
USA, 2005 – Fantastico, per famiglie
Uno dei romanzi più conosciuti di Roald Dahl prende vita sul grande schermo grazie alla fantasiosa regia di Tim Burton e alla brillante interpretazione di Johnny Depp, nei panni del cioccolatiere più famoso del mondo, il protagonista Willy Wonka. La fabbrica di cioccolato è un classico intramontabile, una pietra miliare dell’immaginario fantastico creato da Roald Dahl. Adatto ad un pubblico di famiglie, ma aperto anche a varie chiavi di lettura, questo film vi regalerà una stravagante serata di magia e risate!
Dopo anni di chiusura per mantenere le sue ricette segrete, Willy Wonka (Johnny Depp) decide di riaprire eccezionalmente al pubblico la sua leggendaria fabbrica di cioccolato. Quindi, nasconde cinque biglietti d’oro nelle barrette da lui prodotte: i fortunati ragazzini che le troveranno potranno visitare la fabbrica, accompagnati da una persona a loro scelta. I negozi di dolciumi del mondo intero vengono presi d’assalto da bambini competitivi e dai loro genitori, elettrizzati dall’occasione unica. Questo, però, non vale per Charlie Bucket (Freddie Highmore): nonostante il suo amore per il cioccolato, la sua famiglia si può permettere di regalargli solo una barretta all’anno, in occasione del suo compleanno. Tuttavia, la fortuna – o forse il destino – vuole che proprio in questo dono speciale Charlie trovi uno dei preziosissimi biglietti d’oro. Così, il ragazzino entra nella fabbrica di Willy Wonka a fianco di Nonno Joe (David Kelly), rimanendo incantato dallo scenario fiabesco e surreale che gli si presenta. Se l’esuberanza e la spocchia costano agli altri quattro bambini buffe disavventure, con la sua educazione Charlie esce indenne dalla visita e si aggiudica un premio straordinario. Ma gli ostacoli non terminano qui, mentre la narrazione de La fabbrica di cioccolato prosegue mettendo in risalto il valore della famiglia e dei sogni che si avverano.
Se questo film vi ha coinvolto con le sue atmosfere, non potete perdervi il primo lungometraggio ispirato dal romanzo di Roald Dahl, ovvero Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart (1971). Chiaramente, poi, non vediamo l’ora di assistere alla nuova interpretazione del personaggio data da Timothée Chalamet: il film dal titolo Wonka di Paul King arriverà nelle sale italiane a dicembre.
MATILDA 6 MITICA! DI DANNY DEVITO, disponibile su Netflix
USA, 1996 – Commedia, fantastico
Da vedere quando ci si sente incompresi e soli, non accettati o riconosciuti, per ricordarsi che l’intelligenza creativa, visionaria e dirompente dell’infanzia, che è possibile riscoprire a qualsiasi età, ha il potere di abbattere l’entropia, la chiusura e la prepotenza del mondo degli adulti.
Matilda (Mara Wilson) è una bambina brillante e modesta dotata di un’intelligenza eccezionale: a 1 anno parla, a 3 legge, a 4 conosce già tutti i classici. Trascurata e maltrattata da una famiglia che rappresenta la disonestà, l’analfabetismo e la mediocrità, la piccola spera di incontrare nuove gioie con l’inizio della scuola. A parte la signorina Honey, una maestra dolce che ne coglie l’intelligenza, e i compagni con cui stringe amicizia, Matilda si trova ancora una volta di fronte alle ingiustizie del mondo degli adulti, rappresentate dalla spaventosa Agatha Spezzindue (per Dahl “Trinciabue”), che tortura i bambini lanciandoli per aria, facendo ingurgitare torte gigantesche e chiudendoli nello spaventoso strozzatoio. Contrapponendo il potere dell’intelletto e la forza di una rabbia ben incanalata al mondo degli adulti, Matilda matura una rabbia interiore che diventa telecinesi e che disarticola a colpi di comicità le figure del padre (Danny DeVito), della madre, del fratello e della preside rivelandone l’idiozia e la superficialità.
Per un’altra interpretazione geniale di Mara Wilson, guarda Mrs. Doubtfire (1993) di Chris Columbus.
Il GGG – IL GRANDE GIGANTE GENTILE di Steven Spielberg, disponibile su Netflix
USA, Regno Unito, Canada, 2016 – Fantastico, avventura
Un’avventura con protagonisti una bambina e un grande gigante gentile, che racconta come l’incontro tra due figure marginali e marginalizzate che si aprono i rispettivi cuori possa generare un’amicizia che regala sogni.
Sofia Tibbs è una bimba che soffre di insonnia e che vive in un orfanotrofio di Londra. Una notte viene rapita da un gigante ma, a dispetto delle prime apparenze e sensazioni, il GGG – interpretato da Mark Rylance con la tecnica del performance capture – è un grande gigante gentile, che si ciba di cetrionzoli, parla una lingua tutta sua e fa l’acchiappa-sogni (cattura sogni, li imbottiglia e li soffia ai bambini). I due, trovandosi a fronteggiare giganti ben più grandi e affamati di umani, mandano un messaggio onirico speciale alla regina d’Inghilterra affinché li aiuti a catturarli. Tassello della poetica dell’alieno di Spielberg, il film è un omaggio alla solitudine e alla diversità (Sophie è orfana, il GGG è buono e vegetariano), risorse preziose da preservare e coltivare, che risplendono ogni qualvolta si incontra un amico che riesce a vedere col cuore. Da vedere insieme a E.T. (1982), sempre di Spielberg.
CHI HA PAURA DELLE STREGHE di Nicolas Roeg
UK, USA, 1990 – Fantastico, Horror
E voi, avete paura delle streghe? Sicuramente le diaboliche megere frutto della mente di Roald Dahl non sono le persone più adorabili del mondo, per quanto simpatiche. Se non l’avete mai visto, recuperate uno dei migliori adattamenti cinematografici dello spirito di scrittura di Dahl, per grandi e piccini.
Dopo la tragica morte in un incidente dei suoi genitori, il piccolo Luke viene affidato alla tutela di sua nonna norvegese (interpretata dalla regista svedese Mai Zetterling), che da sempre gli narra le storie più straordinarie e fantastiche, per metterlo in guardia dalle streghe sparse nel mondo. Su consiglio del dottore, i due si recano in un albergo sul mare per passare delle vacanze di puro relax. Ma il caso vuole che nel delizioso stabilimento di villeggiatura si tenga un congresso annuale di streghe, pronte a trasformare i bambini di tutto il mondo in topi. Nicolas Roeg (regista e direttore della fotografia che nella sua filmografia vanta film splendidi come A Venezia…un dicembre rosso shocking o L’uomo che cadde sulla Terra) traduce in uno spericolato adattamento cult uno dei più iconici romanzi dello scrittore britannico. Per quanto diverso nel finale, il risultato è fedele nelle atmosfere e nei sottintesi metaforici che rispecchiano la crudeltà e la spietatezza del mondo adulto. Il film oggi è un autentico cult del cinema per ragazzi orrorifico, impresso nella memoria anche grazie alla magnifica strega suprema interpretata da Anjelica Huston, che ci regala un vero e proprio personaggio camp nella sua deliziosa malvagità. Il tutto in piena sintonia con l’umorismo macabro di un’appassionante fiaba nera.
Se volete confrontare la versione del 1990 con una più recente (ma non altrettanto ironica), guardate anche Le streghe (2020) di Robert Zemeckis, film che suscitò inutili polemiche per la rappresentazione delle deformazioni fisiche delle perfide megere.
FANTASTIC, MR FOX di Wes Anderson, disponibile su MUBI
USA, 2009 – Commedia, avventura
Se pensavate che la vita di campagna fosse tranquilla, preparatevi a un’irriverente rivoluzione animata con ‘Fantastic Mr. Fox’ di Wes Anderson! Una volpe, tre agricoltori arrabbiati e un’animazione stop-motion vi faranno desiderare di far parte di questa irresistibile avventura pelosa!
“Fantastic Mr. Fox” è un film che riesce a catturare perfettamente lo spirito e l’umorismo del romanzo di Roald Dahl da cui è tratto. La trasposizione cinematografica mantiene la magia dell’originale aggiungendo il tocco distintivo di Anderson, creando un’opera che è allo stesso tempo fedele al materiale di base e unico nella sua esecuzione. Protagonista dell’opera è Mr. Fox, un’astuta volpe in cerca di emozioni che, stufa della sua vita agiata in famiglia, decide di risvegliare il suo spirito ribelle dedicandosi al furto di pollame ai danni dei temibili agricoltori Boggis, Bunce e Bean. Nell’affascinante universo cinematografico di Wes Anderson, “Fantastic Mr. Fox” si distingue come un’opera incantevole e spensierata. Con una tecnica di animazione stop-motion eseguita in maniera straordinaria, la trama si intreccia tra inseguimenti spericolati e momenti commoventi sottolineati da una brillante colonna sonora curata da Alexandre Desplat. Una vera e propria esperienza cinematografica che affascina gli spettatori di tutte le età, trasportando l’allegria e l’ingegnosità narrativa di Dahl in una festa visiva irresistibile.
Se siete affascinati dalla tecnica stop-motion ecco alcuni titoli, tutti disponibili su Netflix, da non perdere: Galline in fuga, Pinocchio, La Sposa Cadavere.
4 CORTOMETRAGGI DA ALTRETTANTI RACCONTI, disponibili su Netflix
di Wes Anderson USA, UK, 2023 – Commedia, drammatico, avventura
Non perdetevi questi quattro cortometraggi di Wes Anderson (La meravigliosa storia di Henry Sugar, Il cigno, Veleno, Il derattizzatore), tratti da una serie di racconti scritti dal nostro Roald Dahl (Un gioco da ragazzi e altre storie e Someone like You). Dopo il film in stop-motion Fantastic Mr. Fox (2009), si tratta della seconda trasposizione delle opere dello scrittore inglese da parte di Anderson.
Lavorando per sottrazione, il regista texano ci porta dentro la vera essenza della sua poetica: teatralità allo stato puro, celebrazione dell’arte dello storytelling, scenografie e costumi (come sempre) colorati ed eccentrici. Ci viene il sospetto che l’evoluzione ultima di Anderson sia quella di realizzare opere d’arte proprio attraverso i tempi del cortometraggio, dove sembra davvero rendere al meglio, molto più che rispetto ai suoi ultimi lungometraggi The French Dispatch (2021) e Asteroid city (2023). Ancora una volta ma in modo più diretto e secco, viene posta al centro la forma stilistica (tipica del mondo teatrale ma anche del mondo wesandersoniano), che guida gli intrecci narrativi via via più fitti e che viene esaltata attraverso i costumi, la perfetta geometria delle inquadrature, i dialoghi. Attenzione: la forma non è fine a stessa ma asseconda in maniera equilibrata il racconto, del quale i protagonisti sono pochi ma molto buoni (Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Ben Kingsley, Rupert Friend, Richard Ayoade), a tal punto da interpretare e ripetere, per filo e per segno, battuta per battuta, quasi senza fiato, le parole dei racconti di Dahl, descrivendo letteralmente ogni loro azione compiuta (elemento stilistico comune anche a The French Dispatch e Asteroid city). Wes Anderson sta spingendo sempre più in là i limiti del linguaggio cinematografico, dando spazio a nuove possibilità di creare ed interpretare il cinema stesso, sempre con il suo inconfondibile e squisito marchio di fabbrica: lo stile.
A questo punto, non puoi far altro che recuperare Asteroid City.