Fallimenti bancari: quali sono le banche più a rischio in Valle d’Aosta?

Per quanto gli Stati e le banche centrali stiano facendo di tutto per garantire una certa stabilità, il mercato sembra avere preso una direzione ed è quella di ripulirsi da troppi errori passati di mala gestione.
Soldi Euro
Soldi a parte

Se il 2022 è stato travagliato per i risparmiatori come ho scritto nell’articolo di fine anno “ Il 2022 spiegato al piccolo risparmiatore  ”, possiamo dire che il 2023 è partito col botto.

Proviamo a ripercorrere alcune date significative di questi primi mesi:

  • 31 gennaio 2023

La compagnia assicurativa Eurovita viene commissariata dalI’IVASS ( Istituto di Vigilanza delle Compagnie di Assicurazione ). Per i clienti prima è stato disposto un blocco ai riscatti dei propri risparmi fino al 30 marzo, poi posticipato al 30 giugno e forse prolungato ancora di qualche mese fino a quando qualcuno non salverà la compagnia assicurativa.

  • 10 marzo 2023

Fallisce Silicon Valley Bank seguita qualche giorno dopo da Signature Bank e Silvergate Bank

  • 15 marzo 2023

dopo quasi 170 anni di storia crolla una delle banche più grandi e importanti d’Europa, Credit Suisse. Viene poi salvata nei giorni seguenti dalla storica concorrente UBS. Anche lo Stato “forziere” della finanza mondiale, la Svizzera, è stato violato.

  • 01 maggio 2023

Fallisce First Republic Bank, la quattordicesima banca più importante degli Stati Uniti, per poi essere acquistata il giorno seguente da JP Morgan. 

Probabilmente durante i prossimi mesi seguiranno altre date che potremmo aggiungere a questo elenco, perchè per quanto gli Stati e le banche centrali stiano facendo di tutto per garantire una certa stabilità, il mercato sembra avere preso una direzione ed è quella di ripulirsi da troppi errori passati di mala gestione.

Le crisi, finanziare e non, insegnano molto. Dall’ultima grande recessione del 2008/09 abbiamo imparato che qualsiasi istituto finanziario può sgretolarsi e fallire anche quelle banche considerate troppo grandi per fallire ( to big to fail ).

L’obiettivo di questo articolo non è certo fare un processo del perchè accadano queste situazioni o puntare il dito per incolpare a qualcuno, ma piuttosto sapere come evitare di ritrovarsi dentro un vortice in cui non vorremmo essere.

Quando siamo chiamati a scegliere in condizioni di incertezza, come può capitare a qualunque consumatore, la scelta ricade sempre sulla cosa:

1. meno costosa ( ci piace fare l’affare )

2. più costosa ( ci dà l’idea di qualità )

3. più conosciuta (ci rassicura )

Come scegliere bene la propria banca?

La prima valutazione che spesso riteniamo essere la più importante riguarda i costi. Scelgo l’istituto che costa meno. Vero, ma fino ad un certo punto.

Secondo l’articolo 1834 del codice civile:

“Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si e costituito il rapporto”

In sintesi nel momento in cui depositi i tuoi soldi in un conto corrente questi diventano di proprietà della banca e tu correntista sei solo un creditore.

Ecco che allora la cosa più importante da considerare non è tanto il costo del conto corrente, ma piuttosto che la banca riesca ad onorare i propri impegni. 

 

  1. SOLIDITA’ PATRIMONIALE:

è l’indicatore chiave per una scelta razionale soprattutto dopo l’entrata in vigore, dal primo gennaio 2016, della normativa del BAIL-IN. Questa direttiva europea ( Bank Recovery and Resolution Directive ) prevede che in caso di fallimento bancario si applichi una procedura di salvataggio in cui oltre ai soci dell’istituto, a sopportare le perdite siano anche altri attori secondo questa gerarchia:

  • azionisti
  • obbligazionisti ( prima i titoli subordinati e poi quelli senior )
  • correntisti ( con saldo superiore ai 100 mila euro )

Se i primi 2 punti si possono evitare perchè non è obbligatorio possedere azioni e obbligazioni della banca in cui si ha il conto corrente, essere correntisti è prassi comune quindi è doveroso conoscere lo stato di salute del proprio istituto.

L’indicatore più importante che esprime la solidità bancaria è il CET 1 ( Common Tier Equity 1 ). Non voglio entrare nel tecnico e dirti con quale rapporto si calcoli, ma quello che devi sapere è che la Banca Centrale Europea ( BCE ) ha stabilito che questo indice debba essere almeno pari all’8%. Più questo valore è alto e più la banca è ritenuta solida.

La classifica delle banche presenti in Valle d’Aosta

La classifica delle banche in Valle D’Aosta
La classifica delle banche in Valle D’Aosta

2. COSTI

Sapere esattamente quali costi sostieni e per quali servizi è fondamentale. Esistono molti tipi di costi, per semplicità li dividiamo in 2 categorie:

  • COSTI FISSI ( si pagano indipendentemente dall’utilizzo del conto ) e sono i vari canoni:
  • conto corrente
  • bancomat
  • carta di credito
  • home banking
  • Invio estratto conto
  • COSTI VARIABILI ( dipendono dal numero di operazioni – più usi e più paghi ):
  • bonifici
  • utenze ( bollette – pagamenti ricorrenti – etc… )
  • prelievi sportelli bancomat

Una volta che hai ben chiaro di che tipo di servizi hai bisogno e con che frequenza, puoi farti un’idea dei costi che sosterrai. In alternativa puoi andare a verificare sull’estratto conto che ricevi all’inizio di ogni anno in cui la banca è obbligata a evidenziarti i costi sostenuti nell’anno precedente.

L’Indicatore Sintetico di Costo ( ISC ) che trovi su tutti i fogli informativi dei conti correnti, quasi sempre tra le prime pagine, ti fornisce un dato immediato del costo del conto corrente.
Secondo le ultime stime di Banca d’Italia, un conto corrente ha un costo medio annuo di 80 – 120 euro per le banche tradizionali e 25 – 60 euro per le banche online.

Perché è importante saper scegliere bene la propria banca?

La scelta della propria banca non è mai da sottovalutare.

Tutte le decisioni che riguardano il denaro sono decisioni che riguardano il presente ma sopratutto il futuro. Ecco perchè non si dovrebbe mai scegliere la propria banca in base all’offerta commerciale del momento. 

Che lo si voglia o no dobbiamo avere a che fare con il denaro per tutta la vita e le banche non sono altro che istituti finanziari che forniscono dei semplici servizi finanziari.

Fai tutte le valutazioni che ritieni necessarie per una scelta oculata, però ricordati che non esiste la banca perfetta ma quella che più di altre si adatta meglio alle tue esigenze e non il contrario.

P.S. non esiste una banca al mondo in grado di resistere ad una bank run ( corsa agli sportelli in cui la maggior parte dei clienti preleva contemporaneamente tutti i propri risparmi ).

Se ti interessano questi argomenti, ogni settimana scrivo articoli e email riservate ai miei clienti che ho deciso di estendere anche ai lettori di AostaSera. Se vuoi riceverli visita la mia pagina dedicata.

2 risposte

  1. Questo più che un articolo di interesse generale sembra essere una promozione personale. Se questo indice di riferimento deve essere almeno pari all’8% sembra che non vi siano in Valle banche a rischio fallimento…si crea del mero allarmismo fine a se stesso! Andrebbe spostato nella sezione “pubblicità”!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte