Eclisse parziale di sole del 10 giugno: quello che c’è da sapere

In Valle d’Aosta sarà coperto fino a quasi il 5% del disco solare, con il massimo del fenomeno tra le ore 12.15 e le ore 12.20. Paolo Recaldini dell'OAVdA illustrerà il fenomeno in una speciale diretta online, che sarà proposta oggi alle ore 21 in collaborazione con la Biblioteca Regionale “Bruno Salvadori” di Aosta.
Eclisse aosta
Un, due, tre stella!

Giovedì 10 giugno si verificherà un’eclisse di Sole, visibile in una fascia che va dal Canada alla Groenlandia fino alla Russia. Dal nostro Paese si vedrà in tarda mattinata, solo nella zona centro-settentrionale e come eclisse molto parziale, con una minima porzione del disco solare oscurata. Ma nemmeno dal circolo polare artico la Luna coprirà interamente il Sole, perché si tratta di un’eclisse anulare. In che cosa consiste?

La Luna, con un diametro di circa 3.500 km (cifre tonde per semplificare), è molto più piccola del Sole, che ha un diametro di quasi 1.700.000 km. Però il nostro satellite dista dalla Terra in media 384.000 km, rispetto ai 150 milioni km della nostra stella. Basta una semplice divisione per notare che il Sole è più o meno 400 volte più grande, ma anche 400 volte più lontano. Il risultato di questa coincidenza cosmica, per dirla alla prof. Dervis Fontecedro, è che dalla Terra il disco del Sole e quello della Luna sembrano avere la stessa dimensione apparente, mezzo grado o giù di lì!

Però c’è un però. La Luna ruota attorno alla Terra descrivendo un’orbita ellittica che la porta a una distanza variabile tra 355.000 km circa (quando la Luna è al perigeo, in posizione più vicina) e 407.00 km (quando è all’apogeo, più lontana da noi).

L’eclisse solare si verifica quando la Luna, nel suo moto orbitale, si frappone tra il Sole e la Terra, proiettando un’ombra su alcune aree del nostro pianeta. Giovedì prossimo la Luna passerà davanti al Sole quando si trova a 404.000 km, quindi prossima alla distanza maggiore, e ci appare più piccola del disco solare, quel che basta perché non sia in grado di coprirlo del tutto. Il risultato è spettacolare: un medaglione nero, cioè la Luna, circondato da un anello di fuoco, cioè la parte di Sole ancora visibile, da cui il nome di eclisse anulare.

Animazione di un’eclisse anulare ripresa nel 2012 Credits: Dale Cruikshank https://www.nasa.gov/content/june-10-2021-eclipse
Animazione di un’eclisse anulare ripresa nel 2012 Credits: Dale Cruikshank https://www.nasa.gov/content/june-10-2021-eclipse

In Valle d’Aosta sarà coperto fino a quasi il 5% del disco solare, con il massimo del fenomeno tra le ore 12.15 e le ore 12.20. Il Sole apparirà come un frutto appena morsicato e non noteremo nessun calo significativo di luminosità. Paolo Recaldini, divulgatore esperto del nostro Osservatorio Astronomico, raccomanda di non osservare mai il Sole senza adeguate protezioni per gli occhi. Bisogna necessariamente utilizzare filtri professionali, almeno gli occhialini realizzati in astrosolar (materiale che sembra l’alluminio per alimenti), comunque limitando a pochi secondi l’osservazione, per precauzione ulteriore; oppure proiettare su uno schermo l’immagine del Sole raccolta da strumenti opportunamente preparati, osservando in maniera indiretta.

Nessun accorgimento casalingo (vetro affumicato, pellicole fotografiche, lastre radiografiche e così via, nemmeno le maschere da saldatore) è in grado di filtrare tutte le radiazioni che giungono dalla nostra stella. Bisogna fare attenzione perché si rischiano danni seri e permanenti alla vista.

Proprio Paolo Recaldini illustrerà il fenomeno in una speciale diretta online, che sarà proposta oggi alle ore 21 in collaborazione con la Biblioteca Regionale “Bruno Salvadori” di Aosta. L’occasione permetterà di presentare un’avvincente storia di studi scientifici dettagliati della nostra stella compiuti all’inizio del XX secolo dalla nostra Regione, per gran tempo dimenticati e riportati alla luce grazie a una recentissima indagine storico-archivistica. Donato Arcaro, bibliotecario della Biblioteca Regionale di Aosta, descriverà la preziosa documentazione custodita nel Fondo valdostano, mai mostrata precedentemente in un evento pubblico. Raul Dal Tio, studioso di storia valdostana, descriverà le vicende e i protagonisti di quelle pionieristiche osservazioni, inserendole nel contesto storico dell’epoca. Infine Andrea Bernagozzi, ricercatore all’OAVdA spiegherà perché studi di oltre un secolo fa siano tuttora importanti nell’era delle sonde che monitorano il Sole dallo spazio.

L’appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Regionale e sul canale YouTube dell’Osservatorio Astronomico con accesso libero e gratuito. Chiunque potrà porre domande attraverso i commenti e la chat dal vivo.

Vi aspettiamo online stasera, per poi darvi appuntamento finalmente in presenza a Saint-Barthélemy da venerdì 25 giugno, con gli spettacoli al Planetario e le visite guidate notturne in Osservatorio Astronomico.

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