Sono 321 gli atleti che hanno portato a termine i 350 km con 25.000 metri di dislivello positivo entro il tempo limite di 159 ore, innalzato ieri di 4 ore.
Difficilmente qualcuno di loro riuscirà a salire sul podio – non ci sono atleti in grado d’impensierire i top runners - ma è chiaro che in questo tipo di gare, l’obiettivo principale è riuscire ad arrivare in fondo.
A lungo in testa dopo il ritiro dei battistrada Corrado Besenval e Luca Frutaz al rifugio Magià, hanno tagliato il traguardo completando i 350 km del percorso in 118 ore 12 minuti e 57 secondi.
Dopo la mancata partecipazione al Tor des Géants dell’anno scorso, quest'anno l'atleta valdostano amputato ad una gamba ha potuto prendere il via da Cogne sabato 3 settembre. I 25 km fino a Dégioz erano l’obiettivo finale, raggiunti sabato alle 23.55.
Pierino e Matteo Stacchetti, padre e figlio, sono al secondo posto al passaggio di Donnas e ci credono ancora, anche se l'importante è arrivare in fondo: “Fare il 4K a coppie è un’esperienza unica. Se poi la fai con tuo figlio è il massimo”.
La testimonial della manifestazione, grande favorita fin dall'inizio, dedica la vittoria ai valdostani: "A un certo punto ho anche pensato al ritiro: è grazie al tifo del pubblico se sono arrivata in fondo".
Dopo 210km di corsa la fatica era troppa e le energie ridotte al minimo. Classe 1949, Rollandin è un habitué delle gare di corsa in montagna: lo scorso anno al Tor des Géants si era ritirato dopo circa 190 km nel tratto tra Niel e Gressoney.
Una bandiera della Valle d'Aosta stretta tra le mani, accompagnato dall'intera famiglia, tra due ali di folla, ha fermato il cronometro sul tempo di 86h35m14s.
“Il mio obiettivo era di stare sotto le 90 ore. Ho iniziato a pensare che forse avrei potuto farcela a un centinaio di chilometri dal traguardo. Sapevo però che poteva succedere ancora tanto, se avessi mollato Brunod mi avrebbe raggiunto”.
L'altoatesino, che ha sempre mantenuto le posizioni di testa, ferma il cronometro dopo 82h53m31s. "Ho capito che forse potevo farcela a 100 km dall'arrivo". Secondo posto per il mito Bruno Brunod.
Scherza, sorride, sente che la vittoria ormai è dietro l’angolo. Un angolo lungo 46km, quasi tutti in salita, lungo la valle di Champorcher, fino al Col Fenêtre e giù, per tornare a Cogne da trionfatore. Ritirato l'altro altoatesino, Christian Insam.
Già circa 180 i ritirati, quasi un terzo degli iscritti. Nel primo pomeriggio di lunedì a Ollomont i “reduci” di Malatrà e Champillon con il buio ed il maltempo