I Primi cittadini dell'Unité dell'Alta Valle si schierano contro il rincaro tariffario che vorrebbe Rav con il suo ricorso al Tar: "Un profondo danno di immagine, se ce ne fosse ancora bisogno".
La società che gestisce il tratto di autostrada A5 Aosta-Monte Bianco, dopo aver ottenuto a fine anno un aumento del 52,69%, chiede un ulteriore incremento tariffario del 28,43%.
L'ipotesi è stata formulata dal Presidente della Regione Viérin: "Siamo in contatto con il Ministero che darà la possibilità di riportare fino al 30 giugno il non aumento", una soluzione che "porterà al 67% lo sconto ai residenti in possesso del Telepass".
Il ricorso è frutto di quello presentato dalla Società Autostrade Valdostane SpA già nel 2016. Il Presidente Balducci: "Chiesto un adeguamento all'inflazione, quindi un aumento dello 0,8%, previsto dalla convenzione con il Ministero dei Trasporti".
Il Tar di Aosta ha accolto il ricorso con cui la società partecipata contestava al Ministero il mancato aggiornamento del piano economico finanziario legato all'adeguamento delle tariffe autostradali.
"E’ importante infatti reagire con forza a quest’ulteriore sopruso e, a partire dai nostri Comuni, dare vita ad un'azione di protesta aperta alla società civile e a tutti i partiti e movimenti politici, che possa arrivare direttamente all’Unione europea".
In una nota l'Amministrazione regionale annuncia di voler chiedere al più presto ai Ministeri competenti di proporre appello davanti al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza del Tar.
Annullando la sospensione il Tar ha inoltre imposto ai Ministeri ai Trasporti e all’Economia di procedere, nel termine di sessanta giorni dalla notificazione della sentenza, all’adeguamento tariffario.
La questione è strettamente legata al primo ricorso contro il Ministero per il mancato adeguamento delle tariffe autostradali, presentato dalla società nei mesi scorsi, e che verrà discusso la prossima settimana.
L'Uvp annuncia, quindi, di voler portare la sua azione politica nelle sedi europee "contro certe logiche di arricchimento dei privati a discapito della popolazione e sfruttando investimenti pubblici molto ingenti".
Dopo il ricorso del "Raccordo autostradale valdostano" (competente per il tratto dell'A5 tra Aosta e Courmayeur) questa mattina è stato depositato anche il procedimento di Sav "Società autostrade valdostane" (che gestisce l'A5 da Quincinetto ad Aosta).
Il decreto adottato il 31 dicembre 2015 ha stabilito il blocco delle tariffe. Il ricorso di Rav è stato depositato ieri al Tar, l'altro è atteso a giorni.