A scriverlo è il Galletto, che punta invece la fiducia sul governo Marquis: "Oggi i nostri amministratori quotidianamente dimostrano nei fatti come sia possibile affrontare e risolvere i problemi di eredità del passato".
"È difficile escludere dalla giunta dei movimenti che hanno fatto un ribaltone mentre dall'altra parte si sta facendo un 'rassemblement' con altri movimenti che hanno fatto un ribaltone" ha spiegato in Consiglio comunale il Sindaco di Aosta.
“Alpe ha raggiunto una posizione di unanimità – ha spiegato il Presidente del Galletto Alexis Vallet – che illustreremo ai vertici Uv e Uvp per rispetto del tavolo, anche perché il documento implica un'azione amministrativa congiunta”.
Il movimento di Caveri e Gerandin lascia il tavolo a 4, ma le tre forze hanno in mano un documento programmatico che aprirà agli "États généraux de l'Autonomie". A fine mese, però, il Consiglio Valle potrebbe mescolare nuovamente le carte.
Sui contenuti vige ancora lo stretto riserbo, il "muro" è l'ipotesi di “controribaltone” per scalzare il governo Marquis ed insediare un esecutivo di matrice unionista, argomento che divide Alpe e Mouv' da una parte e Uv e Uvp dall'altra.
Nell'agosto valdostano si delinea un governo di salute pubblica sostenuto da un'ampia maggioranza. Ancora una volta il pomo della discordia è l'Imperatore.
Nell'incontro a 4, questa mattina nella sede Uv, i quattro movimenti ribadiscono la coalizione annunciata per gli appuntamenti elettorali del 2018 che la Casa degli autonomisti non sembra mettere in discussione.
Il segretario di Stella Alpina auspica, quindi, "che tutti i percorsi politici intrapresi in questi ultimi mesi portino tutte le forze politiche valdostane a colorare di concretezza, pragmatismo, idee e buon senso l’ideale stesso di autonomia".
"Se si vuole parlare di autonomia non ci tiriamo sicuramente indietro, ma facciamo attenzione a non confondere il contenuto con il contenitore" scrive su Facebook l'Assessore al Bilancio.
Lo scrive il movimento in una nota, facendo sponda con Stella Alpina: "indispensabile accelerare il confronto con le altre forze regionali che si ispirano ai principi autonomisti".
"Perché noi siamo degli autonomisti che hanno a cuore gli interessi della Valle d’Aosta - si legge in una nota - la sua autonomia, e abbiamo avuto il coraggio di contribuire a rompere un sistema non più sostenibile".
I progressisti lanciano il "Rassemblement Valdôtain: la casa comune comune degli autonomisti", un progetto "da sottoporre agli elettori in tempi rapidi".