Concorso ginecologi Usl, confermata in appello la condanna al primario Leo
Oltre a ribadire i 10 mesi di carcere inflitti al medico nell’ottobre 2020 dal Gup di Aosta, i giudici di secondo grado hanno rovesciato una parte della sentenza. Il dottore Enrico Negrone, inizialmente assolto, è stato condannato a 8 mesi per abuso d’ufficio.
Concorso Usl “taroccato”, il pm chiede sei condanne
Per il primario Livio Leo, presidente dell’allora commissione giudicatrice, la richiesta è di un anno di carcere. Otto mesi per gli altri imputati. Le accuse sono di abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio.
Concorso per ginecologi “taroccato”, l’Usl parte civile
Ad assistere l’azienda sanitaria è l’avvocato Corinne Margueret. Sei gli imputati, tutti medici, accusati dal pm Ceccanti di concorso in abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio. Udienza rinviata al prossimo 19 giugno.
Concorso ginecologi Usl, il pm chiede il processo per sei medici
Inviate le richieste di rinvio a giudizio a due componenti della commissione giudicatrice e a quattro concorrenti della selezione bandita nel 2017.
Concorso ginecologi Usl “fai da te”: sei indagati
Sì tratta dei due medici in commissione, Livio Leo ed Enrico Negroni, e di quattro concorrenti. A tutti, il pm Ceccanti contesta abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio.
Concorso Usl, indagato dalla Procura il primario di Ginecologia
Le ipotesi di reato formulate dal pm Ceccanti nei confronti di Livio Leo sono la rivelazione di segreto d’ufficio e l’abuso d’ufficio. Nella tesi accusatoria, il medico avrebbe rivelato ai candidati a lui legati il contenuto dei quiz della prova scritta.
Concorso Usl, annullata la prima prova per un “difetto di procedura”
A spiegarlo è l’Assessore alla Sanità Bertschy: “Il lavoro della Commissione con il supporto di un parere legale ha portato la Direzione strategica ad assumere la decisione di non approvare, per un difetto di procedura, gli atti della prima prova”.
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A seguito di un esposto presentato, negli scorsi giorni, dall’assessore regionale Emily Rini in merito a presunte irregolarità nelle prove d’esame. Nel reparto, malumori per l’esclusione dagli idonei di medici che lavoravano da tempo al “Beauregard”.