‘ndrangheta, i perché delle assoluzioni di Di Donato e della condanna di Filice
Nelle motivazioni alla sentenza dello scorso 3 aprile, del giudizio “bis” sul rito abbreviato del processo “Geenna”, la Corte d’appello di Torino spiega l’assenza di prove a carico di Donato e perché Filice va ritenuto responsabile di tentata estorsione.
“Soldi, o rivelo la nostra ‘tresca’”: donna condannata a 30 mesi di carcere
Monica Bianco, 45enne aostana, era accusata di estorsione e tentata estorsione nei confronti dell’ex amante, un imprenditore valdostano. La sentenza pronunciata oggi, venerdì 11 dicembre, dal Gup Paladino.
malAosta, chiuse le indagini: la “mappa” delle accuse
Le accuse a dieci persone sono contestate nell’ambito di due diversi procedimenti. Nel primo, per cui vi è richiesta di giudizio immediato da parte della Procura, gli episodi su droga ed estorsioni. Nell’altro, quelli di violenza ed armi.
Operazione malAosta, si aggrava la posizione di D’Agostino e Battaglia
Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dal pm Ceccanti e accordata dal Gip Colazingari, ha raggiunto il 54enne e la 44enne arrestati lo scorso 13 giugno per essere stati trovati in possesso di un etto di cocaina.
Minacce, intimidazioni, estorsioni e calunnia nella Dallas valdostana
Monica Bianco, 44 anni di Aosta, è agli arresti domiciliari da ieri. Avrebbe ottenuto 40mila euro da un imprenditore, minacciandolo di rivelare (alla moglie e al suo stesso marito) i dettagli sessuali della loro relazione.
malAosta, il comandante Caracciolo: “Altro che ragazzini e pochi grammi”
Dialogo con l’ufficiale che ha diretto i “blitz” della Guardia di finanza scattati la scorsa settimana, alla luce dei tanti commenti (alcuni denigratori) sui social network e di diversi elementi emersi dall’inchiesta.
Convalidati dal Gip sei arresti dell’operazione “malAosta”
Per due dei fermati, Antonio D’Agostino e Francesco Battaglia, si aprono le porte del carcere: il primo va ai domiciliari, mentre il secondo è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli altri cinque restano in cella a Brissogne.
A processo due volte in un mattino: 4 anni e 4 mesi a 33enne
Pecula Enabulele, di origini nigeriane, ha patteggiato per le accuse di estorsione, tentata estorsione, maltrattamenti e lesioni, mentre è stata condannata per calunnia. I fatti ad Aosta, dalla fine del 2016.
Soldi dall’amante e minacce: 48enne condannato a 3 anni e 8 mesi
Diego Carli, barese, è stato ritenuto responsabile, dal giudice monocratico Marco Tornatore, di estorsione e truffa ai danni di una donna della media valle. Disposta, a favore della persona offesa, una provvisionale di 62mila 500 euro.
Pressioni ai testimoni dell’udienza al fratello: due indagati
Guido (54 anni) ed Enrico Rodà (52) sono accusati dal pm Ceccanti di intralcio alla giustizia. Nei loro confronti è scattato l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. I fatti lo scorso 31 ottobre.
Minacciava i clienti per ottenere denaro “extra”, condannata prostituta
Dounia Lalami, 49enne di origini marocchine, è stata condannata a sei anni, cinque mesi e quindici giorni di carcere per dodici episodi di estorsione, risalenti al periodo tra ottobre e novembre 2016, oltre ad una multa da 6.100 euro.
“Ancora soldi, sennò racconto tutto a tua moglie”: prostituta in manette per estorsione
P.C., 45enne residente in bassa valle, è agli arresti domiciliari, misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale, su richiesta del pm Introvigne. La donna, per i militari, era arrivata a minacciare di mostrare video degli incontri alle consorti.
Botte, minacce e richieste di soldi all’ex convivente: a processo una 32enne
Il Gup Colazingari ha rinviato a giudizio Pecula Enabulele, di origini nigeriane, che si era stabilita a casa di un aostano, ma l’idillio era durato ben poco. La donna è accusata di estorsione, maltrattamenti e lesioni. Prima udienza il 17 dicembre.
Minacciava i clienti dopo il sesso per avere altro denaro: prostituta 49enne a processo
Il Gup del Tribunale di Aosta ha accolto la richiesta del pm Introvigne. Dell’accusa di estorsione dovrà rispondere Dounia Lalami, marocchina, che era stata arrestata il 2 maggio 2017. Le vengono contestati una quindicina di episodi a danno di clienti.
Ai domiciliari i due uomini accusati di aver estorto denaro ad un impresario di Saint-Vincent
Lo ha stabilito il gip Davide Paladino al termine dell’udienza di convalida, tenutasi stamane in carcere. Bruno Antonio Sanzotta ha detto che la richiesta era la restituzione di un debito mai onorato dall’imprenditore. Attilio Pasquale non ha risposto.
Estorsione ad un impresario edile, due arresti
un operaio muratore Bruno Antonio Sanzotta, 63 anni, muratore di Verrès, e Attilio Pasquale, 51 anni di Sanremo, disoccupato, sono stati arrestati in flagranza di reato mentre ricevevano il denaro dall’impresario a Saint-Vincent.