Smart working, la Consigliera di Parità chiede la revisione della delibera regionale

La nuova disciplina adottata nel settembre scorso esclude i part-time. “La normativa nazionale e il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto funzioni centrali stabiliscano chiaramente che l’adesione al lavoro agile sia consentita a tutti i lavoratori, a tempo pieno e parziale.
Smart working soltanto per i dipendenti regionali a tempo pieno e indeterminato? “È discriminatorio”

In una lettera inviata alla Regione e ai sindacati, la consigliera di Parità chiede l’immediata modifica della delibera in vigore dal 1° gennaio chiedendo di estendere lo smart working anche ai part-time e ai precari che, per più dell’80%, sono donne.