Ad una settimana dall’annuncio in diretta del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rispetto all’entrata nella “Fase 2” e a stretto giro con la pubblicazione delle “risposte alle domande più comuni” rispetto al DPCM, ieri sul sito del governo, arriva anche l’ordinanza regionale con le indicazioni valide per la Valle d’Aosta.
A presentarle è stato oggi il presidente della Regione Renzo Testolin in una conferenza stampa. Tra le notizie più attese dalla popolazione c’erano sicuramente quelle sugli spostamenti.
Cosa dice il DPCM
In questo senso, vale quanto già previsto sul territorio nazionale. “Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti , che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie”.
Rimane ovviamente il “divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”, ma da domani “sarà consentito il rientro di persone che abbiano residenza in Valle d’Aosta (lavoratori e studenti)”.
Chi sono i congiunti con cui è consentito incontrarsi?
Secondo l’articolo 1 del DPCM del 26 aprile 2020, l’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile. Alla luce di questi riferimenti, “deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. In conferenza stampa, oggi, Testolin ha ricordato che anche i “fidanzati” rientrano nella definizione.
Sì agli spostamenti verso le seconde case, ma solo in Valle
Rispetto al DPCM, però, ha aggiunto Testolin, “non ci sono necessità di ulteriori restrizioni, anzi, abbiamo trovato soluzioni per il nostro territorio: ad esempio, per motivi di sicurezza e controllo, ora si avrà la possibilità di recarsi presso le seconde case”. L’ordinanza prevede infatti che sia “consentito lo spostamento verso l’abitazione non di residenza o di domicilio (cd. seconda casa), sita nel territorio regionale, da parte del proprietario o di soggetto titolare di qualsiasi diritto sull’immobile e dei rispettivi conviventi, anche congiuntamente, per ragioni di necessità quali motivi di sicurezza, di manutenzione e di controllo”,
Niente parchi giochi
Per quanto riguarda invece gli spostamenti all’interno del territorio regionale, è previsto l’accesso a parchi e giardini, dando possibilità ai sindaci di poter disporre di restrizioni in base a specifiche esigenze. Rimangono invece chiusi i parchi giochi per questioni di “opportunità di contagio che viene considerata ancora importante”.
Attività motoria e sportiva: sì agli spostamenti nella regione
Ed ecco, finalmente, la parte più attesa. “E’ consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Tutte le attività sportive e di attività motorie possono essere eseguite su tutto il territorio regionale, anche prevedendo lo spostamento con mezzi pubblici o propri”. Per passeggiate o sport non è obbligatorio l’uso della mascherina.
Infine, ha spiegato ancora il Presidente della Regione, “abbiamo concesso una deroga alle guide alpine che potranno esercitarsi, (non lavorare ma allenarsi, ndr), in coppia per esigenze lavorative. Abbiamo inoltre aperto alla possibilità di noleggio bici a domicilio, attività che permette di aumentare le opportunità alternative al trasporto pubblico, senza l’acquisto di un mezzo”.