"Vogliamo parlare alle persone, affrontare con loro i problemi di tutti i giorni", spiega Donzel. Anche se, al comizio di via Volontari del sangue di venerdì 7 maggio, gente comune ce n'era ben poca. Platania però rilancia: "Diciamo no alle grandi opere, sì ai tanti piccoli interventi che possono migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini". Monteleone punta agli incontri nei quartieri per spiegare che "garantire la sicurezza è un bisogno che la gente sente sempre più pressante: il PD vuole farlo attraverso le politiche sociali".
"Siamo noi il vero centro-sinistra – continua il segretario regionale – e voglio segnalare che, nonostante un'interpretazione restrittiva della legge sulla Par condicio non ci permetta di utilizzare in televisione i simboli dei partiti che sostengono Monteleone e Platania, sono quattro le forze che sostengono il progetto": oltre a PD e Italia dei Valori, che hanno liste con il proprio simbolo, nella lista dei democraticici sono tre i candidati del Partito Socialista e uno di Sinistra Ecologia Libertà.
"Puntiamo a migliorare i livelli di eccellenza già raggiunti – conclude Monteleone – perché ad Aosta si vive bene, e la giunta Grimod ha raggiunto importanti traguardi anche grazie alla sensibilità degli assessori del PD sulle tematiche sociali e abitative". Non dello stesso avviso è Marco Belardi, coordinatore dell'IdV valdostana, che parla di "mettere fine alla politica che ha visto i soldi sprecati per anni" e di "gestione clientelare del potere". Distinguo che non sono ostacolo ad un'alleanza che, per entrambi i leader, è "strategica".