Nuova università, il Tar accoglie il ricorso della Copaco

Il Tar accogliendo il ricorso ha annullato gli atti impugnati e ha disposto l’aggiudicazione dell’appalto in favore della raggruppamento guidato dalla Copaco.
nuovo polo universitario
Cronaca

Sui lavori di direzione del primo lotto della Nuova Università il Tar di Aosta ha accolto il ricorso della società Copaco s.r.l., quale capogruppo mandataria del costituendo raggruppamento temporaneo d’imprese, con le società Studio Cometto, Inart, Sitec Engineering, Studio Energie s.r.l, nonché Henri Calza e Renato Perinetti. 

I lavori, da 2,7 milioni di euro, lo scorso 30 luglio erano stati affidati dalla Nuv al raggruppamento temporaneo di imprese fra la società Tecnoservices Vallee d’Aoste srl e il Consorzio Mythos scarl. 

La Copaco nel ricorso contestava "la sostanziale disomogeneità delle condizioni di partenza dei partecipanti alla procedura comparativa in questione, per la particolare posizione in cui sarebbe venuto a trovarsi l’ing. Fabio Fabiani, che avrebbe svolto precedenti incarichi per conto della Regione Valle d’Aosta e della resistente società N.u.v.". In questo senso i ricorrenti lamentavano la violazione dei princìpi d’imparzialità e buon andamento e dei canoni di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza nelle pubbliche gare.

Scrivono i giudici: "A giudizio del collegio, non può essere revocato in dubbio il fatto che l’ing. Fabio Fabiani, legale rappresentante della società mandataria del costituendo raggruppamento aggiudicatario, anteriormente alla partecipazione alla procedura comparativa in parola, abbia beneficiato di molteplici occasioni di approfondimento e conoscenza delle peculiarità e delle problematiche proprie dell’oggetto della gara. " L’Ingegner Fabiani viene ricordato nella sentenza aveva svolto due incarichi di collaborazione tecnica nell’ambito della: “unità operativa temporanea, presso il Dipartimento opere pubbliche ed edilizia residenziale, incaricata, nelle more della costituzione di una società a partecipazione regionale, di dare corso aí primi adempimenti calendarizzati nel crono-programma allegato all’accordo di programma stipulato in data 30 luglio 2008 tra la Regione autonoma Valle d’Aosta, il Ministero della difesa, l’Agenzia del demanio ed il Comune di Aosta”.

"Per di più – si legge ancora nella sentenza –  in una prospettiva di respiro più generale, appare più che plausibile ritenere che l’ing. Fabiani, operando per un significativo lasso temporale presso la predetta unità, abbia avuto occasione di acquisire ulteriori informazioni ed elementi di conoscenza circa le peculiarità e le criticità delle opere da realizzare. Inoltre, risulta di speciale rilevanza l’essere risultato affidatario, con provvedimento della società N.u.v., dei: “servizi di supporto al coordinatore del ciclo relativi". 

Insomma per il Tar di Aosta "gli elementi innanzi richiamati fanno ritenere che la posizione del raggruppamento aggiudicatario non sia stata omogenea con quella degli altri partecipanti alla gara, per la pluralità di ruoli e compiti svolti dall’ing. Fabiani in rapporto all’oggetto dell’incarico di creazione del polo universitario presso la Caserma Testafochi."

Il Tar accogliendo quindi il ricorso ha annullato gli atti impugnati e ha disposto l’aggiudicazione dell’appalto in favore della raggruppamento guidato dalla Copaco, condannando parte resistente ed il raggruppamento controinteressato al pagamento delle spese giudiziarie di 10mila euro. 

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