C’è aria di tempesta nel reparto di emergenza urgenza dell’Ospedale Parini di Aosta. In una nota Cisl e Savt, minacciando l’indizione dello stato di agitazione, esprimono il timore che il "progetto di accorpare il sistema di emergenza-urgenza 118 valdostano a quello piemontese non sia tramontato" ma "anzi, la sensazione degli operatori è che sia in atto proprio il contrario di una riorganizzazione, quasi uno smantellamento sistematico dei servizi, forse per poter giustificare un simile, assurdo, progetto".
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda la decisione dell’Azienda Usl Valle d’Aosta di dare corso alla soppressione della turnazione su 12 ore nel sistema di emergenza-urgenza 118 "peraltro non vietata dalla normativa in oggetto". Domani, salvo deroghe, l’Italia dovrà infatti dare attuazione alle normative europee sugli orari degli operatori sanitari.
"Anziché attendere, come le altre regioni, eventuali deroghe del governo, o instaurare misure atte a garantire il non superamento dell’orario massimo di lavoro di 12 ore e 50 minuti, come previsto dalla norma, questa azienda ha preferito adottare tale provvedimento, senza considerare eventuali ripercussioni su problematiche come ad esempio la copertura di eventuali malattie (più difficoltosa con la turnazione su otto ore), contratti della dirigenza che prevedono espressamente fatturazione su 12 ore, aumento delle indennità e dei costi, ecc" scrivono Savt e Cisl in una nota.
Le due sigle sindacali ricordano poi tutti gli altri atti riorganizzativi messi in piedi nel reparto da inizio anno: "è stato tolto un infermiere nei turni diurni in pronto soccorso; un infermiere del turno notturno, sempre in pronto soccorso, ora esce sull’ambulanza di Aosta in caso di soccorso, sguarnendo il presidio; è stato tolto un infermiere su tutti i turni della rianimazione; è stato ridotto il personale amministrativo in pronto soccorso e 118; è stato ridotto in modo importante il sistema di prenotazione dei servizi secondari non urgenti del 118".
Savt Santé e Cisl-Fps, chiedono, quindi, all’Assessore un tavolo di confronto serio e costruttivo. Nel frattempo per lunedì sera è stata indetta un’assemblea unitaria di tutti i lavoratori del reparto.