La mannaia dei tagli si abbatte sul Servizio migranti: sarà chiuso dal 1° gennaio

L’iter per il rifinanziamento del servizio - costo complessivo 220mila euro all’anno - si è bloccato in Place Deffeyes dove, alcune settimane fa, la giunta non ha approvato l’ultimo atto per dare continuità al centro di Via Avondo.
Economia, Società

Si allunga la lista dei servizi sociali che, con la fine dell’anno, andranno incontro a chiusura definitiva. L’ultima vittima sul tavolo dei tagli è il Servizio Migranti gestito dalla cooperativa "La Sorgente" e finanziato, grazie ad un accordo, tra il Comune di Aosta, il Celva e la Regione Valle d’Aosta, che chiuderà i battenti dal 1° gennaio 2016.

La notizia, per molti versi inaspettata, è un fulmine a ciel sereno per i gestori. “Da giugno era in corso il processo per il rifinanziamento del servizio, eravamo tranquilli anche perché Comune e Celva avevano già deliberato sulla questione” ci spiega Riccardo Jacquemod, presidente de La Sorgente, raggiunto al telefono.

Da quasi 25 anni il Servizio migranti, istituito nel 1991 dal Comune di Aosta, si occupa dell’integrazione delle persone straniere in Valle d’Aosta. “E’ un servizio che ha sempre lavorato per promuovere l’inclusione e che nel tempo è diventato punto di riferimento non solo per gli immigrati, ma anche per enti, istituzioni e associazioni che lavorano sul fenomeno” spiega ancora Jacquemod.

L’iter per il rifinanziamento di quello che un tempo si chiamava CCIE e che costa 220mila euro all’anno si è bloccato in Place Deffeyes dove, alcune settimane fa, la giunta non ha approvato l’ultimo atto per dare continuità al servizio. “Oltre ad essere molto utilizzato, questo servizio non ci sembra inappropriato per i tempi” dichiara ancora Jacquemod.

Ora a preoccupare è la sorte dei tre operatori e delle tre mediatrici impiegati nel servizio. “Cercheremo di fare di tutto per ricollocarli, anche se per la nostra cooperativa non è un periodo semplice” conclude Jacquemod.
 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte