Dopo aver infiammato il dibattito politico ma non solo, la riorganizzazione dei servizi alla prima infanzia sbarca in un’aula di tribunale. La delibera, approvata dalla Giunta regionale, il 30 ottobre scorso finisce al Tribunale amministrativo di Aosta. Diciassette genitori di Pont-Saint-Martin e Donnas, difesi dall’Avvocato Sacha Bionaz del foro di Ivrea, hanno depositato ricorso contro la Regione e l’Unité des communes Mont Rose chiedendo in prima battuta la sospensiva, e successivamente, l’annullamento del provvedimento di Giunta che oltre a fissare il costo unitario ottimale mensile per gli enti titolari di servizi pubblici, approva le nuove tariffe per gli utenti.
La delibera fissa a 170 euro mensili la tariffa minima con Isee fino a 6.000 euro, 317,86 euro con Isee tra 14.000 e 15.000, 566,67 euro con Isee tra 25.000 e 30.000 euro. Nella fascia 33.000-50.000 euro la tariffa salirà invece progressivamente da 620 fino a 750 euro.
I genitori dei piccoli utenti contestano in particolare il fatto che la delibera sia arrivata a modificare le tariffe in corso d’anno.
"Noi non abbiamo fatto altro che applicare le direttive regionali" sottolinea la Presidente dell’Unité, Speranza Giord. "I genitori ci avevano scritto una lettera, in seguito alla quale abbiamo fatto un incontro, dove ci si è confrontati in modo sereno e in quell’occasione ci era già stata preannunciata l’intenzione di opporsi alle nuove direttive".
Il Tribunale amministrativo di Aosta si riunirà ora il 15 marzo per decidere sulla richiesta di sospensiva.