I diciassette genitori di Pont-Saint-Martin e Donnas che hanno deciso di dare battaglia ai rincari delle tariffe degli asili nido segnano il primo punto. Il Tribunale Amministrativo Regionale, cui si erano rivolte le famiglie depositando un ricorso contro gli atti assunti in merito dalla Regione e dall’Unité des communes valdôtaines “Mont-Rose”, ha infatti deciso oggi di accogliere l’istanza cautelare richiesta, disponendo la “sospensione degli atti impugnati limitatamente alla parte in cui determinano un aumento tariffario a carico dei ricorrenti”.
Tradotto dal “legalese”, significa che la sospensione al momento ha effetto solo per le famiglie che hanno scelto, tramite l’avvocato Sasha Bionaz, di opporsi agli atti dei due enti, contestando l’entrata in vigore delle nuove tariffe quando i loro bimbi erano già iscritti. Per le altre famiglie, nulla accade, anche perché le delibere stabiliscono degli scaglioni tariffari, alcuni dei quali hanno visto una riduzione degli importi rispetto al passato.
Nel dettaglio, la delibera da cui origina la questione (adottata dalla Giunta regionale il 30 ottobre scorso) fissa a 170 euro mensili la tariffa minima con Isee fino a 6.000 euro, 317,86 euro con Isee tra 14.000 e 15.000, 566,67 euro con Isee tra 25.000 e 30.000 euro. Nella fascia 33.000-50.000 euro, quella in cui rientrano i ricorrenti, la tariffa è invece prevista progressivamente in aumento, da 620 fino a 750 euro.
Trattandosi di istanza cautelare, la decisione ha carattere temporaneo, fino alla discussione nel merito della questione, che avverrà in un’udienza pubblica fissata dai giudici amministrativi per il 14 giugno prossimo. Prudente, proprio per questa ragione, il primo commento del legale che assiste le famiglie. “I genitori sono contenti – spiega l’avvocato Sasha Bionaz – perché potranno ripristinare l’orario di frequenza dei bambini che avevano interrotto, ma aspettano la decisione di merito del Tribunale, che non è affatto scontata”.
Oltre che dalle famiglie di Pont-Saint-Martin e Donnas, la questione è oggetto di attenzione anche da parte di altre “Unités”, che non hanno ancora recepito le tariffe deliberate dalla Giunta regionale, proprio nell’attesa di valutare il pronunciamento del Tar sulla legittimità dell’atto che stabilisce il nuovo regime tariffario.