E’ nata l’Associazione Architetti Arco Alpino

Oltre all'ordine regionale degli architetti ne fanno parte gli ordini provinciali di Trento, Bolzano, Belluno, Udine, Sondrio, Novara-Verbania-Cusio-Ossola, Torino e Cuneo.
Società

Gli ordini provinciali di Trento, Bolzano, Belluno, Udine, Sondrio, Novara-Verbania-Cusio-Ossola, Torino e Cuneo e quello valdostano hanno dato vita all’Associazione Architetti Arco Alpino (AAA). Lo statuto costitutivo è stato firmato il 20 aprile scorso a Rovereto dal Presidente dell’Ordine valdostano Sergio Togni e dai Consiglieri Adriana Sorrentino, Luciano Bonetti, Andrea Marchisio e Sandro Sapia.

"Si tratta di un evento molto importante per il futuro delle Alpi – spiega in una nota il Presidente dell’Ordine VdA e componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Ordine degli Architetti d’Italia, l’Architetto Sergio Togni – ed è il primo passo tangibile verso una fattiva collaborazione sulle tematiche dell’architettura alpina e dei suoi territori perché le affinità tra le caratteristiche geografiche di queste aree hanno sempre determinato e determinano tutt’oggi problemi ed esigenze simili".

Gli AAA puntano al coordinamento su temi alpini comuni da sviluppare nel presente e nei futuri mandati istituzionali: dai rapporti con le nazioni confinanti con cui si condividono le montagne al problema dei rifugi; dalla valorizzazione dei percorsi di bassa e alta quota alle criticità sismiche; dalle valanghe agli impianti a fune; dalle stazioni sciistiche alle strutture turistico ricettive; dalle difficoltà culturali legate ad una esigenza di finta tradizione all’evoluzione dei modelli costruttivi e compositivi alpini; dai materiali e tecnologie alpine ieri e oggi ai problemi energetici.

I primi passi la nuova associazione li aveva mossi a Padova nel 2014 quando, sotto il coordinamento dell’ordine valdostano, fu firmato un protocollo d’intesa. 

"In seguito alla felice collaborazione attuata a Bressanone in occasione dell’IMS, l’International Mountain Summit, nel 2013, si ipotizzò una libera cooperazione di Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori  – prosegue Togni – con la caratteristica predominante di avere un’estensione su una Provincia o una Regione alpina con un territorio completamente montano. Da lì abbiamo coordinato il progetto e siamo fieri che si sia concretizzato oggi con successo".

 

 

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