Al Museo Archeologico i paesaggi che cambiano di Gabriele Basilico

Al grande fotografo è dedicata la mostra “Gabriele Basilico. La città e il territorio” che inaugurerà venerdì 27 aprile alle ore 18, nelle sale del MAR. Oltre 200 scatti, e tante immagini della Valle d'Aosta.
Gabriele Basilico
Cultura

Duecento fotografie, forse, non sono sufficienti a racchiudere la vita e le opere di Gabriele Basilico. Fotografo – scomparso nel 2013 – ma soprattutto grande osservatore di un paesaggio in continuo cambiamento il grande artista milanese sarà protagonista della mostra “Gabriele Basilico. La città e il territorio” che inaugurerà venerdì 27 aprile alle ore 18, nelle sale del Museo Archeologico Regionale di Aosta.

Tra gli scatti, una cospicua selezione di immagini dedicate alla Valle d’Aosta. La rassegna, curata da Angela Madesani, si avvale della collaborazione di Giovanna Calvenzi, dell’Archivio Gabriele Basilico, dell’Accademia di Architettura di Mendrisio/USI.

L’itinerario espositivo, diviso per nuclei di ricerca e non strettamente cronologico, prende l’avvio da uno dei suoi lavori più noti, quei “Milano Ritratti di fabbriche” (1978-1980) che hanno segnato l’inizio delle sue indagini sulle città del mondo. Sono inoltre esposte immagini a colori inedite di Beirut ricostruita (2011, tra i suoi ultimi lavori) e di alcune metropoli del mondo come Shanghai, Rio, Istanbul, Mosca, e le trasformazioni del paesaggio contemporaneo con due serie di immagini dedicate alla montagna, alla Valle d’Aosta e al passo del San Gottardo, in Svizzera.

Novantasei foto provengono dal lavoro “Sezioni del paesaggio italiano”, realizzato in collaborazione con Stefano Boeri per la Biennale di Architettura di Venezia, nel 1998. Fa seguito un’ampia indagine realizzata in collaborazione con l’architetto Luigi Snozzi in una cittadina svizzera, Monte Carasso (1996), oggi periferia di Bellinzona, che documenta la trasformazione della città grazie agli interventi operati dallo stesso Snozzi. Conclude l’itinerario una selezione di immagini di paesaggio, realizzate in luoghi e occasioni diverse, tra le quali quelle realizzate per incarico della Mission Photographique de la DATAR (1984-1985) in Francia.

L’esposizione, il cui allestimento è accompagnato da alcuni video dedicati a Gabriele Basilico, è coordinata da Raffaella Resch ed è prodotta da Scalpendi Editore. La mostra resterà aperta sino a domenica 23 settembre 2018, orario 9-19, tutti i giorni. Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole.

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