Dalle piste di atletica di Donnas ai ring più importanti d’Italia e d’Europa. Nasce quasi per caso la passione per i combattimenti di Martine Michieletto, la 23enne valdostana che in soli cinque anni è entrata nel gotha mondiale della Thai Boxe femminile. La ragazza sabato scorso al PalaRuffini di Torino, davanti a 5mila spettatori, ha conquistato il titolo iridato K1 -58 Kg (torneo con regole a metà fra la Thai Boxe e la Kickboxing) battendo la 36enne spagnola Estela Garcia. Cintura d’oro che si aggiunge all’altro titolo mondiale – regolamento Iska di K1 – conquistato nel giugno scorso a Genova contro un’altra spagnola e alla medaglia d’oro riportata dai Campionati del Mondo tenutisi a novembre a Montecatini Terme.
“Sabato non è stata una passeggiata” racconta Martine “perché la mia avversaria mi ha messo in difficoltà, anche perché molto esperta visti i tanti match alle spalle”. Nonostante le difficoltà iniziali la valdostana ha saputo dopo le prime due riprese capire l’avversaria e i suoi “trucchi” portandosi a casa il titolo.
“Sono molto contenta. La "Thai Boxe Mania" tenutasi a Torino sabato è il secondo evento più importante del genere.” spiega ancora Martine “All’inizio ero molto tesa perché dovevo combattere prima e dopo grandi campioni, nella serata c’era in palio anche il titolo mondiale dei pesi massimi maschile, ma soprattutto davanti a importanti manager e quindi, non volevo sfigurare”.
Forse poco conosciuta in Valle, Martine Michieletto è, nonostante la sua giovane età, un nome importante a livello internazionale, nel campo degli sport da ring. Sponsorizzata da Adidas, la ragazza ha già al suo attivo 44 match.
“Per una donna sono tanti” spiega il suo allenatore Manuel Bethaz del Fighting Club Valle d’Aosta “anche perché a livello professionistico si combatte senza protezioni e ci si può fare male, quindi fare più match diventa complicato in quanto è uno sport usurante”.
La valdostana si è avvicinata alla Thai Boxe nel 2010. “Fin da subito ha dimostrato voglia di fare agonismo. – ricorda Bethaz – In soli due anni è diventata una professionista nella categoria dei pesi medi”.
E ora la Thai Boxe è diventata un lavoro. “Ho iniziato per caso perché l’atletica mi aveva stufato” dice Martine “Quando ho fatto le prime garette mi sono subito appassionata, combattere è dura, non è facile e tanta gente non lo capisce. Non c’è una spiegazione: o l’ami o no”.
Dopo il titolo di sabato Martine punta ora a disputare anche l’ultimo dei mondiali del torneo K1 ma soprattutto a combattere in Oriente. “Mi avevano già proposto a giugno di andare in Cina ma abbiamo dovuto rinunciare, spero presto di poterlo fare perché sarebbe bello disputare un match dove questo sport è nato”.