Nel 1971, la cantava Mick Jagger, in bilico tra erotismo e ambigui riferimenti all’eroina. Quarantasette anni dopo, l’hanno suonata, per tutta una notte, gli uomini della Guardia di finanza. “Brown Sugar”, celebre hit dei Rolling Stones, dà infatti il nome ad un’operazione antidroga che, sin dalle prime ore di oggi, martedì 13 febbraio, ha impegnato il Gruppo Aosta nell’esecuzione di quattro misure cautelari disposte dal Gip Giuseppe Colazingari.
Le porte del carcere si sono aperte per Simone Cestonaro (39 anni) e Francesco Santise (29 anni, già detenuto), mentre ai domiciliari è finito Lorenzo Gendusa (22 anni). Sottoposta invece ad obbligo di dimora nel comune di residenza, con obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria, Gaia De Santis (27 anni). Le Fiamme gialle li hanno raggiunti nelle loro abitazioni e luoghi di dimora, tra la Valle, il milanese e il vicentino. Per tutti, con gradi di responsabilità diversi, l’accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti, continuato ed in concorso.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Eugenia Menichetti, sotto l’egida del procuratore capo Paolo Fortuna, erano iniziate nell’estate 2017: nei pressi di un’abitazione di Aosta, nella zona in cui viale Federico Chabod costeggia il Buthier, il via-vai sostenuto di tossicodipendenti, unito al rinvenimento di siringhe, aveva attirato l’attenzione, finendo con l'arrivare ai finanzieri. Erano quindi iniziati i primi sequestri agli acquirenti, con le indagini mirate ad accertare la provenienza dello stupefacente.
L’attenzione degli investigatori si è concentrata, sulla base dei primi riscontri ottenuti, sull’asse Milano-Aosta, elemento che ha condotto a rafforzare i controlli ai caselli autostradali, alla stazione ferroviaria ed al vicino terminal bus. Proprio in una di quelle occasioni, a metà dello scorso ottobre, Francesco Santise era stato arrestato, finendo in cella, dove si trova ancora oggi. Nel corso della notte, aveva cercato di ritrovare nel deposito degli autobus un involucro, contenente circa 25 grammi fra eroina e cocaina, nascosto a bordo di un mezzo che aveva usato, il pomeriggio precedente, per rientrare dal capoluogo lombardo.
Era proprio questo differimento nel recupero dello stupefacente, da quanto emerso dalle indagini degli uomini comandati dal tenente colonnello Francesco Caracciolo, lo “stratagemma” che faceva sentire forti gli indagati. Intercettandoli, le Fiamme gialle li hanno anche sentiti vantarsi della sicurezza offertagli dal sistema messo a punto. Non a caso, intenso è stato il ricorso ai cani antidroga in forza al Gruppo, Elix e Blade, che hanno aiutato i finanzieri ad individuare la droga nascosta sui bus, nella biancheria intima, od in altri nascondigli improvvisati.
Ancora stanotte, durante gli arresti, grazie al fiuto delle unità cinofile sono stati rinvenuti 3 grammi di eroina. Complessivamente, fra lo stupefacente recuperato nei confronti dei quattro indagati, e da una ventina di acquirenti individuati nel corso delle indagini, l’operazione "Brown Sugar" ha permesso di sottrarre al mercato circa un etto e mezzo tra eroina, cocaina, hashish e metanfetamine.