Sono stati recuperati i due scialpinisti, un’italiana e uno spagnolo che lavoro a Courmayeur, che hanno trascorso la notte all’addiaccio nella zona del becca di Monciair, intorno ai 2.800 metri di Valsavarenche. I due hanno trascorso la notte in un bivacco ricavato nella neve. Secondo le prime informazioni stanno abbastanza bene, la donna avrebbe un principio di congelamento alle dita di una mano.
"Stavano cercando di raggiungere – spiega Adriano Favre, Direttore del Soccorso alpino valdostano – il Vallone del Grand Etret dal Rifugio Emanuele attraverso la zona del Monciar. Si sono però attardati a rientrare a valle e con il calare del buio non erano più sicuri dell’itinerario quindi hanno allertato intorno alle 7 i soccorsi. Ieri sera però abbiamo ritenuto non opportuno mettere in moto le squadre di soccorso perché le condizioni erano delicate dal punto di vista del pericolo valanghe e quindi avevamo organizzato tutto per questa mattina". A recuperare i due scialpinisti è stato l’elicottero del soccorso alpino valdostano che si è potuto alzare in volo prima che le condizioni meteo cambiassero. "C’è stato sicuramente da parte dei due scialpinisti un errore di valutazione ma per fortuna è finita bene" aggiunge Favre.
I pazienti si trovano ora al Pronto soccorso dell’Ospedale di Aosta in fase diagnostica.