Entro maggio 2018 arriveranno i cinque treni bimodali che la Regione ha acquistato oggi con la sottoscrizione del contratto con la società svizzera Stadler. L’operazione costerà 43milioni di euro e sarà finanziata attraverso fondi statali e le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, anche queste di provenienza governativa.
I dettagli tecnici sulla fornitura sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a cui ha preso parte Maurizio Oberti direttore marketing della Stadler, un colosso che conta 2miliardi di fatturato annui, 6mila addetti e la produzione di 3-400 mezzi all’anno.
Del modello FLIRT (Fast Light Innovative Regional Train) ne sono già state vendute 1000 unità in 15 nazioni. Quello venduto alla Regione, il Flirt 3 BMU, attualmente non esiste, ma verrà messo a catalogo dalla Stadler a partire dalle due tecnologie al momento prodotte separatamente: quella elettrica e quella diesel.
“In futuro – ha detto l’assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz – se si dovesse procedere con l’elettrificazione della tratta, sarà possibile eliminare la locomozione diesel. Inoltre abbiamo ottenuto l’impegno da parte di Trenitalia ad utilizzare questi mezzi”.
Il treno ha tre carrozze, una lunghezza di circa 67 metri e la capacità di viaggiare in modalità elettrica fino a 160 chilometri all’ora e a 130 chilometri all’ora in modalità diesel. Ha una potenza di 2.600 chilowatt in modalità elettrica e 700 chilowatt in modalità diesel. Trasporta 160 – 180 passeggeri seduti.
Una simulazione del treno bimodale
La simulazione di un treno bimodale
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