Nell'agosto scorso la Regione aveva dato il via libera all'acquisto di tre bimodali. "Sul mercato nel mentre sono arrivati altri tipi di bimodali, con costi minori e più posti a sedere" dice oggi il Presidente Lavevaz.
Sui treni bimodali il sovraffollamento è molto più problematico di quanto lo sia su altre linee. Ecco le lamentele e le richieste di alcuni frequentatori abituali della tratta ferroviaria Aosta-Torino.
La Giunta regionale ha, infatti, deciso di approvare lo schema di convenzione con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. La spesa prevista è di 29.480.000 euro di cui 25.300.000 circa a euro a carico dello Stato e il restante della Regione.
’All’evento che ha portato oggi ad un grave disservizio per tutti coloro che hanno scelto di utilizzare il treno va infatti data una immediata e trasparente risposta’ sottolinea Bertschy.
In arrivo un pullman sostitutivo per portare ad Aosta i passeggeri. In questi primi giorni di entrata in servizio dei bimodali segnalati ritardi e disagi.
A scriverlo in una nota l'Assessorato ai Trasporti. Domenica i treni circoleranno sulla linea Aosta – Torino con 9 corse giornaliere, mentre un terzo convoglio sarà consegnato nei prossimi giorni e gradualmente entreranno in circolazione tutti i cinque mezzi.
L’avvio dei nuovi treni non ha ancora una data certta di avvio del servizio. E’ lo stesso direttore di Trenitalia Luca Zuccalà a correggere le notizie che si sono diffuse tra i pendolari di uno stop per problemi tecnici.
"In seguito al test di giovedì - informa in una nota la Regione - conformemente all’esito dello stesso, si potrà procedere con la graduale messa in servizio dei mezzi".
La nuova deadline di entrata in funzione è stata annunciata stamane dall'Assessore ai Trasporti Luigi Bertschy. Per il ritardo di oltre un anno nella consegna previste penali milionarie per la Stadler.
“Non è tollerabile che iter burocratici ben noti all'Amministrazione impediscano ulteriormente la consegna dei treni che è slittata da ottobre 2018 a febbraio 2019 fino a data da destinarsi", scrivono i consiglieri regionali pentastellati in una nota.
Dopo gli ultimi collaudi è il costruttore a segnalare che l'iter amministrativo sta richiedendo più tempo, per questioni indipendenti dalla propria responsabilità. La Regione valuta la richiesta, con la data che si sposta ora a febbraio 2019.