Rinviata, per la terza volta, a data da destinarsi l’elezione dell’Ufficio di Presidenza

La richiesta arrivata in apertura dei lavori dal Capogruppo di Stella Alpina ha raccolto i voti a favore di tutta la maggioranza e del Pd. Uvp, M5S e Alpe hanno abbandonato l'aula in polemica.
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Politica

Tutto come da copione. Slitta a data da destinarsi l’elezione dell’Ufficio di Presidenza con il Pd rimasto in aula con la maggioranza a votare la richiesta, arrivata in apertura dei lavori, dal Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello. In polemica Uvp, M5S e Alpe hanno invece abbandonato l’aula. "Non c’è la serenità politica necessaria per affrontare questo momento e per fare delle valutazioni sull’Ufficio di Presidenza, che è un organo istituzionale, sul quale si spera ci sia la più ampia convergenza" le motivazioni presentate all’aula da Borrello.

Un annuncio che ha scatenato il grillino Stefano Ferrero. "Scappava da ridere anche a Borrello quando chiedeva un ulteriore rinvio" è partito in quarta Ferrero "C’è stato un mese per decidere. E’ chiaro che il problema è politico ed interno ad Uv e Stella Alpina, che non hanno più la maggioranza. Nessuno dei papabili tra di voi si vuole candidare perché ha paura di essere impallinato dai colleghi." Ferrero ha poi puntato i riflettori sul consigliere Uv Leonardo La Torre. "Quando arriva la primavera  La Torre si sveglia" alludendo alle dimissioni dalla Presidenza di Expo Vda che hanno nuovamente mandato in fibrillazione la maggioranza. "Se volete andare a elezioni ditelo, magari in autunno, così il Presidente della Regione potrà fare altri 5 anni. Non possiamo continuare ad essere appesi alle volontà di La Torre. Ci vuole un gesto di responsabilità: o trovate il Presidente del Consiglio o andate ad elezioni, è evidente che non vi fidate più gli uni degli altri."

Intervento all’attacco anche quello di Albert Chatrian di Alpe: "E’ l’ennesima figuraccia per tutta l’aula. Avete inserito il punto all’ordine del giorno, non ci interessa chi volete nominare, ma fatelo, a meno che non avete bisogno di un altro gruppo per eleggerlo. Stiamo discutendo dell’arbitro e non dell’allargamento della maggioranza, se invece è così ditelo ai valdostani. Si faccia chiarezza subito su chi è maggioranza e chi è minoranza". 

Tirato in ballo dal capogruppo di Alpe, Raimondo Donzel risponde. "Chatrian fa allusioni poi parla di fare chiarezza" sbotta il capogruppo del Pd-Sinistra Vda. "Siamo stati i primi a dire che eravamo favorevoli alla questione del rinvio perché il nodo era se porre la presidenza del consiglio in capo alla minoranza o alla maggioranza. Noi avendo votato il rinvio l’altra volta non ci sentiamo a disagio a votarlo ancora". 

Ancora critiche all’ennesimo rinvio da Luigi Bertschy di Uvp: "Uv e Stella Alpina devono decidere che percorso fare sulla Presidenza del Consiglio, tenersela, darla all’opposizione oppure ricercare una figura condivisa." Il capogruppo Uvp ha poi svelato che durante la riunione di minoranza tenutasi prima dell’avvio dei lavori "tutti e quattro i gruppi hanno detto di non essere disponibili a trattare la Presidenza del Consiglio in un tavolo politico. Allora dove volete andare? Se non c’è possibilità di trovare al momento delle stampelle dal punto di vista politico o si va ad elezioni oppure la maggioranza si nomini un proprio candidato ma così dovete dichiarare che anche alla luce della vicenda Expo le cose sono peggiorate". 

A sostenere la richiesta di rinvio è arrivato in chiusura Joel Farcoz, Capogruppo Uv: "L’ufficio di Presidenza deve essere votato in toto e presuppone degli equilibri politici presenti in quest’aula."

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