Mediamente ogni allevatore valdostano impiega 50 ore ogni anno, per un costo di circa 500 euro, solo per occuparsi delle pratiche burocratiche per lo spostamento dei bovini, per la monticazione e lo svernamento, cioè quello che è conosciuto come “modello IV”. Il Gal Bassa Valle – attraverso i fondi europei per lo sviluppo rurale – ha concluso recentemente la messa a punto di un software che permetterà al mondo della zootecnia di ridurre le distanze fisiche per gli adempimenti per la movimentazione dei bovini eliminando tutti i certificati cartacei.
“Ogni anno si registrano circa 20.000 movimentazioni di bovini – ha detto Edi Henriet, presidente dell’Arev, durante la presentazione del software – e circa 6.000 accessi agli sportelli. In questo modo si semplifica nettamente la vita degli allevatori”.
La procedura informatica è già disponibile sul sito dell’Arev che già gestisce l’anagrafe bovina e che quindi aumenta e sviluppa i propri sevizi offerti agli associati. “Per il momento – ha detto l’assessore all’Agricoltura Renzo Testolin – il servizio è destinato alle aree della Monte Cervino, dell’Evançon, del Mont Rose e Walser, ma l’idea è di estenderlo in tempi brevi a tutto il territorio regionale. Già da novembre il ministero impone l’obbligo di dematerializzazione di queste procedure. Aspettiamo da Roma solo il via libera per usare la nostra procedura”.