"Ogni tanto mi capita di sentirmi don Chisciotte contro i mulini a vento e mi perdo di coraggio. Mi rincuora pensare che “romantici rottami” o no, siamo comunque rimasti in tanti ad avere ancora voglia di fare la nostra parte". Scriveva così Maria Bonino nel 2004, prima dello scoppio della terribile epidemia di Marburg, un virus molto simile all’Ebola che ha colpito l’Angola agli inizi del 2005, e che ne ha causato la morte il 24 marzo 2005.
Sono passati 10 anni dalla scomparsa prematura della pediatra di Aosta, cooperarante dell’organizzazione Medici con l’Africa Cuamm. Una figura sempre disponibile per gli altri, in particolare per le popolazioni Africane dove si è spesa in attività di cooperazione e volontariatoi per 10 anni e 8 mesi toccando diversi paesi, dalla Tanzania all’Uganda, dal Burkina Faso all’Angola.
Oggi, la Fondazione a lei intitolata e il Cuamm vogliono ricordare Maria Bonino e le sue opere con due iniziative in programma rispettivamente il 21 marzo a Biella, città di nascita di Maria Bonino, e il 28 marzo ad Aosta dove, dalle 9 alle 13, nel Salone di Palazzo regionale si terrà un convegno dal titolo: “Rotte di cooperazione, buone pratiche per ricordare Maria Bonino, 10 anni dopo”.