Lo svizzero Ueli Steck scala gli 82 quattromila delle Alpi in 62 giorni

Il progetto oltre all'ascesa delle vette sopra i 4000 metri prevedeva che gli spostamenti fra la Francia, l'Italia e la Svizzera fossero compiuti senza mezzi a motore ma a piedi, con gli sci, in mountain bike e con il parapendio.
Foto dal profilo Facebook di Ueli Steck
Società

In 62 giorni ha conquistato tutte le 82 cime oltre i 4000 metri delle Alpi. Protagonista dell’impresa alpinistica è lo svizzero Ueli Steck. #82Summits è partito lo scorso 10 giugno, il progetto oltre all’ascesa delle vette sopra i 4000 metri prevedeva che gli spostamenti fra la Francia, l’Italia e la Svizzera fossero compiuti senza mezzi a motore ma a piedi, con gli sci, in mountain bike e con il parapendio. Il tutto in 80 giorni.

L’alpinista svizzero, come detto, ha impiegato 62 giorni per concludere l’impresa. L’ultima cima, ieri intorno a mezzogiorno, è stata la Barre des Ecrins (4102m), poco prima era toccato al Dôme (4015m) mentre venerdì scorso era salito sul Gran Paradiso. Il 39enne, considerato uno dei migliori alpinisti al mondo, in questi due mesi ha dovuto fare i conti con alcuni incidenti di percorso a cominciare dall’abbandono del suo compagno di viaggio, il tedesco Michal Wohlleben.  Il 23 luglio la sfida di Steck è stata funestata da un lutto, la morte dell’amico, l’alpinista olandese Martjin Seuren, che doveva raggiungerlo a Chamonix, precipitato dalla cresta di Rochefort. 

Non è la prima volta che un’impresa simile viene portata a termine. Nel 2008 in 60 giorni scalarono le 82 cime oltre i 4000 metri gli italiani Franco Nicolini e Diego Giovannini, l’anno prima la guida alpina slovena Miha Valic chiuse in 102 giorni.

 

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