Crescono i costi dei servizi per gli anziani, i sindaci chiedono più contributi alla Regione

La Regione ha aumentato il riconoscimento per il costo unitario giornaliero delle strutture ma non basta per coprire i costi sempre maggiori.
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Società

Un contributo regionale di 21,5 milioni di euro per il 2025 da destinare alla gestione dei servizi per gli anziani in capo alle Unité des Communes e al Comune di Aosta, con una novità. “Il riconoscimento del costo unitario ottimale giornaliero è passato da 130 a 135 euro per le strutture pubbliche residenziali e da 140 a 145 euro per le strutture protette plus”, spiega il sindaco di Gressan, Michel Martinet, illustrando ai sindaci valdostani, riuniti questo pomeriggio in assemblea, la delibera della giunta regionale su cui hanno espresso un parere favorevole con osservazioni.

Aumenta anche la tariffa oraria  riconosciuta per il servizio di assistenza domiciliare, che passa da 22,50 a 23,50 euro per i servizi diurni e feriali e da 23,50 a 24,50 euro per i servizi notturni e festivi. “Ben vengano questi aumenti ma non sono sufficienti per coprire gli incrementi di costo che abbiamo registrato in questi anni – dice Mauro Lucianaz, sindaco di Arvier e presidente dell’Unité des Communes Grand-Paradis -. Si tratta di un servizio a rilevanza regionale che viene coperto con le risorse degli enti locali con il disavanzo che si genera dal servizio nelle varie Unité e con diseguaglianze sul territorio importanti. Sono favorevole a questa delibera ma sarebbe importante riuscire a coprire maggiormente i costi. Nella nostra Unité saremo in forte difficoltà a chiudere il prossimo bilancio di previsione”. Per questo, nel parere, i sindaci sottolineano la necessità di “una maggiore contribuzione regionale“.

La delibera introduce anche delle novità sul reclutamento degli animatori per l’organizzazione delle attività per gli anziani. “C’era una grossa difficoltà nel reperire personale e quindi sono state previsti ulteriori possibilità”, spiega Martinet. Potrà ricoprire questo ruolo anche chi è in possesso del diploma di scuola superiore del liceo delle scienze umane o dell’Itpr- servizi per la sanità e l’assistenza sociale o chi ha altri diplomi ma è in possesso di un’esperienza di almeno 12 mesi in attività di animazione o educative debitamente documentata. L’attività di animazione dovrà essere di 2 ore per almeno 3 giorni settimanali in tutte le strutture residenziali e semiresidenziali.

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