Noël Coward è considerato il più tipico rappresentante del teatro inglese contemporaneo, autore e interprete di oltre 50 commedie di caustica leggerezza. Era anche regista, oltre che autore di centinaia di canzoni, di parecchie sceneggiature nonché polemista dotato di graffiante humour, per tanti versi anche in questo simile al grande Oscar Wilde. Nato nel 1899 nei pressi di Londra, si era spento nel 1973 in Giamaica, lontano da quel mondo che aveva descritto con soave perfidia.
Considerato spesso un testo in parte autobiografico, "Il Divo Garry" traccia un quadro disincantato della borghesia inglese e nasconde sotto un dialogo frivolo e brillante la malinconia per un ambiente sociale privo di sentimenti veri e forti come l’amore o l’amicizia.
Garry Essendine, attore di successo, carismatico e bizzarro, mentre si prepara ad affrontare una tournée, dovrà fare i conti con una serie di eventi che sfiorano la farsa, tra cui fronteggiare i tentativi di seduzione da parte di diverse donne, inclusa la giovane aspirante attrice Dafne e la bella e arrivista Joanna, neo sposa di Harry. Destreggiandosi tra la sua protettiva segretaria Monica e la sua gelida ex moglie Liz, Garry si ritrova ad essere ossessionato dal giovane e squinternato commediografo Roland Maule, mentre gli grava addosso la paura degli anni che avanzano, con la classica crisi di mezza età.