Arriva il riconoscimento ufficiale per la Pet Therapy. La Valle d’Aosta ha recepito l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sulle linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali, accordo che costituisce anche la prima disciplina normativa del settore.
Gli Interventi Assistiti con gli Animali sono svolti da équipe multidisciplinari e prevedono 3 tipologie: terapia assistita con animali, educazione assistita con animali e attività assistita con animali. Possono essere svolti sia in centri specializzati sia in strutture non specializzate (ospedali, poliambulatori, studi professionali, case di riposo, istituti di accoglienza per minori, case famiglia, istituti di pena, istituti scolastici, centri educativi, maneggi, aziende agricole), da figure professionali, sanitarie e non, e da operatori professionali.
Le nuove disposizioni regionali stabiliscono sia le modalità di riconoscimento delle strutture e degli operatori sia le modalità con cui si devono svolgere gli interventi, i requisiti strutturali e gestionali per la loro esecuzione, i requisiti di formazione degli operatori nonché gli Enti deputati alla formazione.
I centri specializzati e le strutture non specializzate che erogano terapia ed educazione assistita con animali residenziali necessitano di nulla osta, previa domanda alla struttura di Igiene e Sanità pubblica e Veterinaria dell’Assessorato della sanità. All’istanza deve essere allegato il parere dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta. La delibera istituisce anche un albo regionale a cui devono iscriversi i seguenti soggetti: enti erogatori della formazione in pet therapy accreditati dalla Regione; tutti i soggetti erogatori di IAA quali: i centri specializzati, le strutture pubbliche e private non specializzate, le figure professionali, sanitarie e non, e gli operatori professionali.
Infine, nello stesso atto, la Giunta regionale ha stabilito anche che le strutture, le figure professionali, sanitarie e non, e gli operatori professionali già attivi devono iscriversi all’albo entro 3 mesi e hanno tempo 24 mesi per adeguarsi ai requisiti previsti e acquisire un’idoneità attraverso apposita formazione.
"Gli animali domestici svolgono un importante ruolo di mediatori nei processi terapeutico-riabilitativi, educativi e ludico-ricreativi e numerose sono le evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia – sottolinea in una nota l’Assessore Antonio Fosson. – Gli interventi assistiti con gli animali, coinvolgendo soprattutto utenti appartenenti a categorie più deboli, come i malati, i bambini, gli anziani, le persone con disabilità, in disagio o marginalità sociale, devono essere improntati su rigorosi criteri scientifici e necessitavano quindi di una regolamentazione specifica, volta a tutelare sia il paziente/utente sia gli animali."