E’ finita con una denuncia per evasione fiscale la verifica condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza sullo studio legale di Giovanni Amirante, avvocato 82enne del foro di Aosta.
A mettere in moto i militari erano state alcune movimentazioni bancarie, finite per i loro importi elevati nel mirino del Nucleo Polizia Valutaria che, a livello nazionale, si occupa del monitoraggio dei flussi di denaro rispetto alle normative antiriciclaggio.
Sono così scattate le indagini, che hanno portato le Fiamme Gialle a contestare al professionista redditi non dichiarati, per gli anni 2011-2015, per un totale di un milione 330mila Euro, oltre ad un’evasione dell’imposta sul valore aggiunto per 280mila Euro.
“Abbiamo analizzato – spiega il tenente colonnello Piergiuseppe Cananzi, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Aosta – l’attività dello studio legale e il tenore di vita del titolare, constatando come, pur avendo presentato la dichiarazione dei redditi riferita agli anni 2011, 2012 e 2013, indicando ‘reddito zero’, abbia poi omesso di presentarla per l’annualità 2014”.
Le Fiamme Gialle, al tempo stesso, hanno approfondito le operazioni bancarie del legale “attraverso l’analisi di conti correnti intestati anche a terze persone, certificando movimentazioni per centinaia di migliaia di Euro”. “Per molte – conclude il tenente colonnello Cananzi – il professionista, che peraltro non risulta intestatario di beni, non ha saputo fornire alcuna giustificazione”.