Ha dato le dimissioni il segretario comunale di Challand-Saint-Anselme, Fabrizio Pilatone, 45 anni di Ivrea, agli arresti domiciliari da giovedì 6 marzo per turbativa d’asta. Pilatone ha invece mantenuto l’incarico di segretario della comunità Monte Rosa. Infatti, Pilatone aveva un incarico solo al 40% per il comune di Challand-Saint-Anselme, mentre per la comunità montana è impiegato al 60%.
Il difensore di Pilatone, l’avvocato Gianni Maria Saracco del foro di Torino, ha così chiesto la revoca della misura cautelare in carcere, sostenendo che è venuto meno il pericolo di inquinamento delle prove.
Intanto, nei giorni scorsi, il presidente della comunità montana Monte Rosa, Alberto Crétaz, e il collegio dei sindaci, hanno espresso, in un nota, la solidarietà a Fabrizio Pilatone.
"L'attività di Pilatone è sempre stata caratterizzata – si legge nella nota – da grande dedizione personale e professionalità. Il presidente ed il Consiglio dei sindaci della comunità mMontana hanno inoltre preso atto della totale fiducia e della stima di cui Fabrizio Pilatone gode presso i dipendenti della Comunità con cui collabora da anni hanno assunto le decisioni atte a garantire la prosecuzione dell'attività dell'ente confidando in un rapido chiarimento della vicenda con piena fiducia dell'operato della magistratura".
Intanto, nei prossimi giorni saranno sentiti dal sostituto procuratore Luca Ceccanti gli altri indagati. Lunedì scorso, invece, è stato sentito il sindaco dal paese, Graziano Grosjacques, anche lui indagato per turbativa d’asta. Nel mirino delle fiamme gialle, sei appalti, per un totale di oltre 150 mila euro, giudicati truccati.