Si svolgerà il 12 marzo, con ogni probabilità a Brissogne, il Congresso Uvp. Il movimento, che voci ricorrenti danno in procinto di entrare in maggioranza, si è ritrovato lunedì scorso.
“Abbiamo lavorato su due fronti – spiega Alessia Favre, Presidente di Uvp – che caratterizzeranno il nostro congresso di primavera, da una parte l’azione politica che si intende portare avanti in futuro e dall’altra la riorganizzazione del movimento”.
Tappa cruciale prima dell’appuntamento del 12 marzo sarà il Conseil des Communautés, convocato per venerdì 5 febbraio che sarà incaricato, dopo il confronto con il territorio, di redigere una bozza di documento da portare all’approvazione del Congresso.
“Non c’è nessuna campagna elettorale alle porte, cosa che da un po’ non accade” spiega Favre “Questo ci consente di ripensare la nostra organizzazione, a tre anni dalla nostra fondazione di fare un bilancio e capire cosa può essere snellito”.
Ma l’appuntamento è atteso soprattutto per capire se e come si concretizzerà il riavvicinamento con l’Uv.
“Uvp porta avanti un progetto riformatore” sottolinea Favre “Nell’ultimo anno le nostre proposte sono state recepite, ecco perché ci siamo astenuti sull’ultima finanziaria regionale. Sulla difesa dell’autonomia e sulla zona franca notiamo un atteggiamento diverso e questa voglia di lavorare ci fa ben sperare. Non si parla di poltrone e di nuova maggioranza perché ad oggi non ci sono tavoli formali. Stiamo lavorando e poi si vedrà, il dialogo c’è sui temi, come c’è stato in occasione delle ultime elezioni comunali dove in alcuni comuni c’è stata sintesi".
