“La legge regionale non discrimina le guide escursionistiche che arrivano da fuori Valle”

A dirlo è il Tar della Valle d’Aosta che ieri ha bocciato il ricorso presentato da quattro guide, sostenute dall’Associazione Guide escursionistiche naturalistiche della Valle d’Aosta, contro l’Amministrazione regionale,.
Immagine di archivio
Cronaca

La legge regionale sulle guide escursionistiche non discrimina le guide che arrivano da fuori valle.  A dirlo è il Tar della Valle d’Aosta che ieri ha bocciato il ricorso presentato da quattro guide provenienti da fuori valle, sostenute dall’Associazione Guide escursionistiche naturalistiche della Valle d’Aosta, contro l’Amministrazione regionale.

Ricorda innanzitutto il Tribunale amministrativo come la Regione Valle d’Aosta, rappresentata in giudizio dagli avvocati Riccardo Jans e Francesco Pastorino, ha competenza esclusiva in materia di turismo. I ricorrenti avevano poi lamentato la violazione da parte dell’Amministrazione regionale dei principi iberalizzatori dettati dalla Unione europea.  Secondo i giudici la previsione di una fase amministrativa di verifica dell’equivalenza dei titoli posseduti e l’applicazione di misure compensative per le guide che arrivano da fuori Valle “non appare palesemente illogica o asimmetrica nella misura in cui non impone necessariamente la frequentazione di un nuovo corso di formazione o l’obbligo di sostenere un nuovo esame di abilitazione”.

Le guide escursionistiche ricorrenti, oltre a vedersi bocciare le contestazioni sulla legge regionale, nella parte in cui pone una barriera in ingresso per l’esercizio della professione in ambito regionale, si sono viste rifiutare dal Tar la richiesta di risarcimento danni. 
 

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