Resta in carcere Salah Eddine Bakkari, il marocchino arrestato domenica mattina dai Carabinieri a Sarre, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni gravi e maltrattamenti in famiglia. Lo ha deciso oggi il giudice per le indagini preliminari, Maurizio D’Abrusco, al termine dell’udienza in cui ha anche convalidato il fermo operato dai militari.
L’uomo, pregiudicato e disoccupato, era stato individuato dagli uomini dell’Arma in un bar non lontano dal Municipio di Sarre, paese ove risiede con la moglie, di nazionalità italiana, mentre era intento a fare colazione. Per lui era come se nulla fosse accaduto, ma nella notte, dopo essere rientrato a casa ubriaco ed aver violentemente litigato con la donna, aveva preso un martello e l’aveva inseguita nell’alloggio in cui vivono. Lei è riuscita a chiedere aiuto al 112, prima di essere colpita da varie martellate, una delle quali in testa.
Il personale del 118, giunto sul luogo con un’ambulanza, l’ha prontamente soccorsa, dopodiché è stata trasportata in ospedale. La sua prognosi è di venticinque giorni. I Carabinieri si sono quindi messi sulle tracce dell’uomo, che nel frattempo era fuggito. Le ricerche si erano quindi conclusa con l’arresto. Salah Eddine Bakkari è difeso dall’avvocato Andrea Noro. Le indagini sull’accaduto sono coordinate dal pubblico ministero Luca Ceccanti.