Migranti, Italia e Germania alla Ue: “Sistema di registrazione unificato”

E' quanto rivela oggi il giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung.
News Nazionali

Berlino, 5 mar. (AdnKronos) – L’Italia e la Germania chiedono alla Commissione europea un sistema unico europeo di registrazione dei migranti e l’armonizzazione delle regole per i richiedenti asilo. E’ quanto rivela oggi il giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung che ha preso visione di una lettera che i ministri dell’Interno Angelino Alfano e Thomas de Maiziere hanno inviato alla Commissione Europea.

Nella lettera – indirizzata al primo vice presidente della Commissione Frans Timmermans e al commissario europeo alle Migrazioni e Affari Interni, Dimitris Avramopoulos – si invoca "un’ambiziosa riforma" delle regole di Dublino, che al momento obbligano i migranti a chiedere asilo nel primo Paese della Ue in cui entrano, attraverso un’opera di riadattamento del Sistema Comune Europeo per l’Asilo, sistema varato nel 1999 che non ha cancellato le differenze in materia tra i paesi membri nonostante i tentativi di unificare le leggi sull’asilo.

In particolare, Alfano e de Maiziere considerano necessario che si stabilisca un sistema di registrazione unificato, che comprende il coinvolgimento di Frontex nell’istituzione dei centri di registrazione, i cosidetti hotspot.

I due ministri inoltre suggeriscono di identificare le persone che hanno bisogno di protezione nei loro Paesi di origine o di transito prima di portarli in Europa – in pratica l’approccio che si sta portando avanti nell’ambito della cooperazione della Ue con la Turchia – con l’obiettivo che venga creato "un sistema istituzionalizzato di ricollocazione nella Ue". Una ricollocazione che, insistono i due ministri, deve avvenire nei paesi di tutta l’Unione attraverso un sistema di quote.

Riguardo poi all’armonizzazione delle regole in materia di asilo, si propone un rafforzamento, in termini di fondi e personale, dell’attuale ufficio europeo che si occupa di asilo facendolo diventare "una vera agenzia europea per l’asilo". Ed infine si sottolinea la necessità di stilare una lista di paesi di origine considerati sicuri varando al contempo un "robusto e coordinato meccanismo europeo di rimpatri" per rimandare indietro quelli che vengono indicati come "migranti economici" privi di documenti. 

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