Decaduto l’ultimo Giudice di Pace in servizio in Valle: l’ufficio è scoperto

Luciano Marocco è stato dichiarato decaduto dal mandato per il raggiungimento dei limiti di età. La procedura per la nomina del successore, però, non è ancora codificata. Esiste la legge, ma non i decreti delegati che stabiliscano il da farsi.
Cronaca

Tecnicamente, un avvocato la chiamerebbe “schizofrenia legislativa”, cioè la somma di norme che producono effetti configgenti, normalmente inattesi e dalle ricadute negative. E’ a seguito di questo fenomeno che l’Ufficio del giudice di pace di Aosta, da sei giorni ormai, si trova scoperto ed è destinato a restarlo per parecchio tempo, con i fascicoli (riguardanti cause “in materia civile, amministrativa e penale per fatti lievi e di semplice valutazione”) destinati a restare inevasi per tempi che non si annunciano brevi.

Il primo colpo alla sede aostana è arrivato da un decreto dello scorso 31 maggio, che ha abbassato a sessantotto anni il limite di età per i giudici in servizio. Luciano Marocco, ultimo magistrato dell’Ufficio cittadino (che ha avuto storicamente problemi di sott’organico), è del 1945, quindi per lui è scattata la decadenza immediata dal giorno successivo.

La nomina del successore sarebbe il prossimo passo naturale, ma la legge che riorganizza questa figura (nata per sgravare i tribunali ordinari da una serie di cause dalla definizione almeno apparentemente più semplice, in particolare modo in chiave di conciliazione) è stata approvata lo scorso 27 aprile. Ad oggi, mancano, come spiegano negli uffici della Presidenza della Regione, sia i decreti delegati, sia (passo ancora successivo) le norme di attuazione per la Valle.

Morale: anche volendo nominare un nuovo giudice, al momento non è codificata la procedura per farlo. La precedente (contenuta in una legge del 1991, oggi abrogata) era sufficientemente complessa, giacché passava per un decreto del Presidente della Repubblica, previa approvazione del CSM e su proposta del Presidente della Regione. Il nuovo iter non è ancora noto ma, nel mentre, l’inquietudine degli addetti ai lavori, in particolare modo avvocati, aumenta.

“Possibile che nessun giornale abbia diffuso la notizia?” ha scritto ieri sul suo profilo Facebook l’avvocato Andrea Urbica. Gli ha fatto eco il collega Orlando Navarra: “Passeranno giorni, mesi, anni prima di avere un giudice? Su un organico di 5 avevamo un solo giudice di pace, peraltro bravo. Quando noi avvocati denunciamo i problemi delle disfunzioni della giustizia sappiamo di cosa parliamo”. Per parte sua, il presidente della Regione, Augusto Rollandin ha indirizzato al Ministero della giustizia una nota sollevando la situazione valdostana. Nel mentre, le udienze sono sospese.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte