«Stella Alpina ha accettato il passaggio dell’Uvp in Giunta con la promessa che l’alleanza non sia limitata a questa legislatura ma che si possa mettere una base, riferendosi ai nuovi 27 punti programmatici, di una lunga prospettiva». Il presidente dell’Union Valdôtaine Ennio Pastoret ha dato la sua versione ai delegati del Conseil fédéral su come si è riusciti a superare l’impasse degli ultimi giorni, che vedeva fino a ieri sera il movimento dell’Edelweiss arroccato sulla non disponibilità ad agevolare l’entrata in Giunta dei Progressisti.
Il parlamentino unionista si è riunito questa sera nell’auditorium delle scuole del Villair di Quart, per votare sulla proposta di entrata al governo dell’Uvp, presentata dal presidente della Regione Augusto Rollandin. Proprio da Rollandin sono arrivate novità sui nuovi assetti del governo regionale: «Domani, in Consiglio Valle saranno votate due candidature, quella di Laurent Viérin e quella di Andrea Rosset, e solo allora sapremo chi dei due sarà scelto dal loro partito per fare il presidente e chi per fare l’assessore alla Sanità».
Il presidente della Giunta ha spiegato ai suoi che ci sarà un riassetto dell’ufficio di Presidenza, in linea con i nuovi equilibri tra maggioranza e opposizione: l’unica certezza è che una delle due vicepresidenze sarà di Marco Viérin. Il tono del dibattito è stato più rilassato rispetto all’ultimo conseil del primo giugno, anche se spiccava l’assenza di Antonio Fosson, che questa mattina ha dovuto rassegnare le dimissioni da assessore.
Anche Rollandin è tornato alle convulse consultazioni di ieri, raccontando ai suoi che convincere Stella Alpina «è stato complicato perché venivano da un discorso fatto al loro congresso che forse era andato troppo avanti in rapporto allo schema che si è composto successivamente». I giochi però sono fatti e il nuovo assetto è stato votato a maggioranza dal Conseil, con sei voti contrari e tre astenuti.
Quasi tutti i contrari, come il sindaco di Etroubles Marco Calchera, l’ex sindaco di Gressan Aldo Cottino o il rappresentante della sezione di Jovençan Franco Montrosset, aveva già annunciato nella riunione della settimana scorsa il loro "no" su quest’ultimo passaggio. Tra le novità c’è stata l’astenzione della Jeunesse Valdôtaine: «Siamo coscienti che in un momento di difficoltà l’unione degli autonomisti è fondamentale e noi siamo sempre stati fedeli alle scelte di questa legislatura – ha spiegato il rappresentante Alexandre Bertolin – ma non è sempre stato facile, come quando un nostro eletto, Joël Farcoz, ha dovuto lasciare il posto, dopo tutti gli sforzi fatti per farlo eleggere».
L’unico intervento duro, soprattutto nei confronti di Uvp, accostati a serpenti, è stato di Germano Vuillermoz, che ha annunciato le sue dimissioni dal Conseil: «Vorrei chiedere a Fosson come si sente ad aver dovuto mollare il posto a uno che non è stato votato».
«Io non dico di fare i buonisti a tutti i costi e per primo non sono stato trattato benissimo – ha replicato nel discorso di conclusione Rollandin – ma bisogna impegnarli, fargli vedere cosa significa lavorare per portare i risultati, farci dimostrare cosa sanno fare».