Accoltella la moglie e si dà alla latitanza, 49enne condannato a tre anni

Redouane El Hafanoui è latitante dall’epoca dei fatti, risalenti alla fine di ottobre del 2014. Il ferimento avvenne durante una lite nella casa in cui la coppia viveva, a Gressan. Anche la moglie, dopo l’ammissione sull’accaduto, risulta irreperibile.
Cronaca

Si era presentata al Pronto soccorso del “Parini” e, malgrado quella ferita all’avambraccio lasciasse pochi dubbi a chi la stava visitando, aveva negato di essere stata aggredita. Poi, l’ammissione: a sferrarle una coltellata era stato il marito, nel corso di una violenta lite, avvenuta nella casa in cui la coppia viveva, a Gressan.

Per lui, Redouane El Hafanoui, marocchino di 49 anni, scattò quindi l’accusa di lesioni personali aggravate. Il processo a suo carico si è concluso oggi, ma l’imputato è latitante dall’epoca dei fatti, risalenti al 27 ottobre 2014. Rendersi irreperibile alle forze dell’ordine gli ha consentito di evitare le manette in quei giorni, ma rappresenta una circostanza aggravante, che ha fatto lievitare la pena inflittagli dal giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Davide Paladino, per un totale di tre anni di reclusione.

Il pubblico ministero Luca Ceccanti, nella sua requisitoria, aveva chiesto che El Hafanoui venisse condannato a quattro anni di carcere. L’avvocato Genny Bouc, difensore dell’imputato, ha invocato, per il suo assistito, il minimo della pena. Dall’ottobre 2014, anche la vittima dell’aggressione, connazionale di El Hafanoui, risulta irreperibile.

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