Aosta rispetta la proporzione tra parcheggi blu e parcheggi bianchi, ovvero non a pagamento?
La domanda è stata rivolta da Gianpaolo Fedi di Alpe questo pomeriggio in Consiglio comunale, sotto forma di interrogazione, all’assessore alla Mobilità Paron. Fedi, oltre a chiedere se il ‘cambio di colore’ delle strisce degli stalli di via Torino e via Garibaldi rispetti il congruo rapporto di cui parla il Codice della strada, approfitta per chiedere all’assessore se la proporzione tra posti liberi e a pagamento sarà rispettato anche in previsione dell’apertura del nuovo parcheggio pluripiano di via Primo Maggio.
A stretto giro arriva la risposta di Andrea Edoardo Paron: “La proporzionalità – che prevede ci sia un adeguato numero di ‘posti bianchi’ in prossimità di quelli a pagamento – è disciplinata dal Codice della strada ma non si applica per le aree pedonali, le Zone a traffico limitato e la ‘zona A’ con agglomerati urbani storici o artistici, e le aree circostanti. Nel caso di Aosta quindi tutta l’area centrale, in cui è compresa via Torino, è in ‘zona A’ e si potrebbero mettere tutti stalli a pagamento. Nel resto della città il rapporto è rispettato come chiede il Codice della strada”.
Paron approfitta poi per fare un calcolo complessivo degli stalli cittadini: “In città sono presenti 7800 stalli di sosta, il 90% destinato ad uso pubblico ed il restante sono parcheggi per i disabili e ‘carico-scarico’. Il 63% di questi, 4.720, sono a sosta libera ed il 37%, 2880, a pagamento di cui 1800 su strada (il 65%) e 1000 circa in struttura. Con i 540 posti del pluripiano avremo in totale 3300 stalli a pagamento. La media delle città di medie dimensioni, con meno di 20mila abitanti, è di 64 posti in struttura e 36 su strada. A livello nazionale i posti sono mediamente il 57% nelle strutture e 43 su strada ma ad Aosta andiamo molto male, con solo il 35% in struttura, il che ci consente di ridurre gli stalli di superficie. Con una riduzione e l’apporto del nuovo pluripiano di via Primo Maggio arriveremo ad un risultato migliore, con un 49% di stalli in struttura ed il restante 51% su strada”.