Londra, 24 giu. (AdnKronos) – La Brexit ha vinto: la Gran Bretagna uscirà dall’Unione Europea. Secondo i risultati ufficiali, citati da Sky News e Bbc, a favore dell’uscita del Regno Unito dalla Ue ha votato il 52% degli elettori britannici, contro il 48% a favore del ‘Remain’. Il distacco tra i due schieramenti è di un milione di voti.
"Ci siamo ripresi il Paese, questa è una vittoria della gente vera, della gente normale, della gente dignitosa", ha commentato Nigel Farage, leader del Partito indipendentista Ukip. E’ attesa in mattinata una dichiarazione del premier David Cameron sull’esito del referendum. Intanto i media parlano di pressioni sul primo ministro perché si dimetta: Cameron ed il cancelliere dello Scacchiere George Osborne starebbero cercando "un’uscita dignitosa".
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama parlerà direttamente dell’esito del referendum con Cameron. Lo riferisce la Casa Bianca, secondo cui Obama "è stato informato dell’esito del referendum e continuerà a essere aggiornato dal suo team, ci aspettiamo che il presidente avrà l’opportunità di parlare con Cameron nel corso della giornata".
La Brexit spinge il crollo della sterlina, che nel corso dello spoglio che man mano dava in vantaggio il ‘leave’ dall’Unione europea, è arrivata a perdere il 10% sul dollaro, raggiungendo quota 1,33. Si tratta del valore più basso degli ultimi 30 anni.
Intanto, si teme un effetto a catena negli altri Paesi dell’Ue. "Bisogna adesso fare lo stesso referendum in Francia ed in altri Paesi europei", scrive su Twitter la leader della destra francese Marine Le Pen, che ha convocato per le 9.30 una conferenza stampa. Il presidente francese Francois Hollande farà una dichiarazione sulla Brexit alle 9, dopo una riunione ministeriale.
Esulta anche Geert Wilders, il leader euroscettico olandese. "Urrà per i britannici – scrive su Twitter – Adesso è il nostro turno, è il momento di un referendum in Olanda". E poi, sul suo sito web, scandisce: "Vogliamo essere noi i responsabili del nostro Paese, dei nostro soldi, dei nostri confini e della nostra politica migratoria. Se diventerò primo ministro, ci sarà un referendum in Olanda sull’uscita dalla Ue. Lasciate decidere agli olandesi".